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Mia Martini: vent’anni senza una grande interprete della canzone italiana

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Mia Martini
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Mia Martini

Era il 12 maggio del 1995 quando ad appena 47 anni Mia Martini decise di farla finita procurandosi la morte con una overdose di stupefacenti. Mia Martini conosciuta anche come Mimì, calabrese di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, ha vissuto una vita certo non facile tormentata da diverse inquietudini e fragilità esistenziali, segnata dal rapporto col padre che sene era andato di casa quando lei aveva 11 anni, e dai rapporti non sempre facili con la sorella Loredana, ma è stata anche circondata dall’affetto di tanti amici, primo fra tutti Renato Zero. Indubbiamente ha regalato autentici capolavori che oggi fanno parte del patrimonio musicale italiano quali “Almeno tu nell’universo” ,”Gli uomini non cambiano”, “Minuetto”, “Piccolo Uomo”. Mia Martini da un punto di vista artistico è stata un grandissima interprete della canzone italiana, dalla voce potente, magnetica e inconfondibile con cui riusciva ad esprimere tutti gli stati d’animo di una personalità fragile e tendente alla depressione.

 

Nelle sue canzoni riusciva a dare letteralmente voce alle inquietudini più profonde del suo animo. Il successo viene raggiunto dall’artista calabrase nel 1973 quando interpreterà “Minuetto”e “Donna sola” con testi scritti per lei da Franco Califano. Inizierà anche una collaborazione con Charles Aznavour che avrà la durata di 3 anni fino al 1977. Purtroppo iniziano anche gli anni bui quando Mia Martini a causa di una stupida maldicenza viene ritenuta una iettatrice e buona parte del mondo dello spettacolo, superstizioso quanti altri mai, inizierà ad emarginarla. Dopo vent’anni siamo ancora debitori delle straordinarie interpretazioni che ci ha offerto questa artista indimenticabile.

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