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La crisi che uccide: mamma di due bambini si impicca

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Carabinieri
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Una donna di 41 anni, madre di due figli, oppressa dalla situazione economica nella giornata di ieri sera si è tolta la vita. Il caso drammatico si è verificato a Ponte Ronca di Zola Predosa nel bolognese. Stando a quanto è trapelato, la donna era disoccupata da tempo e non riusciva a trovare una nuova occupazione. Per morosità era staccato il gas e per di più ad aggravare una situazione già estremamente complicata c’era la previsione del terzo sfratto programmato per il 9 luglio. Stando a quanto ricostruito, l’uomo con cui viveva, un manovale che si arrangiava con lavori saltuari, ieri sera dopo la cena preparata con il microonde a causa del gas staccato, le aveva comunicato che il Comune da cui la famiglia era seguita tramite i servizi sociali, non aveva trovato alcuna soluzione alternativa allo sfratto. L’uomo dopo essere uscito per andare a parlare per un paio d’ore con un fratello di affari di lavoro, al ritorno si è trovato davanti la scena sconvolgente della donna impiccata. I bambini sono stati affidati al padre da cui la donna era separata da 5 anni. Il Comune di Zola Predosa tuttavia ha fatto sapere che :”Informati del tentativo fallito, la signora Godi ed il compagno si sono messi alla ricerca di un alloggio che e’ stato reperito, tramite conoscenti, a Zola Predosa con un canone di 600 euro mensili, senza spese condominiali“.

 

Inoltre sarebbero stati informati dai servizi sociali della possibilità di poter richiedere un sostegno economico pe la caparra e per i canoni del nuovo alloggio. Di certo anche i 600 euro mensili rappresentavano una cifra tropo onerosa per una famiglia che non poteva contare su alcuna stabilità economica.

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