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Ora solare, tra sabato e domenica 25 ottobre lancette indietro di un’ora: i consigli degli esperti

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Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora indietro per il ritorno dell’ora solare. Ma cosa si intende per ora solare? L’ora solare è l’orario “naturale”, quello stabilito dal movimento apparente del Sole nel cielo e usato da ogni Paese nei mesi in cui non viene applicata l’ora legale. Questo orario coincide con quello del fuso orario di riferimento.Si ripristina quindi il ciclo naturale almeno fino al prossimo marzo in quanto avremoi un’ora in più di sonno. Tuttavia si tratta pur sempre di un cambiamento che richiede un riadattamento del nostro organismo e che potrebbe portare a qualche scompenso almeno nei primi giorni. Le conseguenze in effetti si sentono soprattutto nei primi giorni dall’introduzione dell’ora solare quando si è più distratti alla guida e al lavoro. Vediamo alora quali sono i consigli degli esperti per superare questo scombussolamento.
Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus afferma: “Se si esclude un prudente 10% della popolazione affetto da disturbi del sonno, riportare indietro di un’ora l’orologio e dormire di piu’ almeno per una notte, infatti, non e’ generalmente un problema“. Secondo l’esperto, “gli italiani, come gli europei, sono ormai abituati a viaggiare sempre di piu’ e si adeguano piu’ facilmente alle differenza di fusi orari. Insomma, un’ora di differenza non e’ uno scarto temporale tale da incidere in modo determinante sull’orologio biologico e sulle abitudini quotidiane“.”Diverso, invece, il discorso per quanti hanno problemi di sonno, per i quali il passaggio prima all’ora legale, in primavera, e poi il ritorno a quella solare, in autunno, costituisce un elemento aggiuntivo di preoccupazione alla gia’ comunque non facile relazione con il sonno ed i suoi cicli“.
Secondo Peverini, “i dibattiti su un’utopica eliminazione dell’ora solare sembrano strumentali e di parte; un problema di principio, come se per legge si venisse espropriati di personali ritmi biologici, di abitudini piu’ o meno efficaci al riposo; e non tanto di una sostanziale riduzione di salute“.
E poi “c’e’ il 10% della popolazione affetto da disturbi del sonno, come insonnia e apnee notturne, soggetti in cui queste eventuali difficolta’ con le variazioni di ritmo giorno-notte non sono una semplice alterazione del benessere ma una vera e silenziosa sofferenza”. Questi i in sostanza suggerimenti di Peverini: “mantenere un sonno normale il sabato sera, quando gli orologi saranno regolati indietro, e svegliarsi al mattino secondo il solito orario. Il sole sorge un’ora prima: bloccare la luce e tenere la zona notte buia fino al risveglio. La luce che si manifesta anticipatamente rispetto ad un orario abituale, infatti, puo’ disturbare il sonno. E’ meglio continuare a dormire in una stanza buia. Al risveglio, invece, assumere piu’ luce possibile perche’ essa aiuta a risvegliarsi e contribuisce a regolare l’orologio biologico”. I cibi da preferire sono principalmente il pane, la pasta, il riso, la lattuga, il radicchio, alcuni formaggi freschi, la zucca, le rape ed i cavoli, oltre al latte caldo e alla frutta zuccherina. La sera è meglio evitare cibi elaborati o conditi eccessivamente (curry, pepe, paprika, troppo sale). Sconsigliati superalcolici, cioccolato e bevande ad elevato contenuto di caffeina e teina. Il dottor Paolo Amami, neuropsicologo e psicoterapeuta dell’ospedale Humanitas, sottolinea invece come l’ora solare può mandare il nostro orologio biologico in tilt. “Alcuni studi hanno dimostrato che ci si sveglia sempre allo stesso momento e dunque l’assunto per cui con l’ora solare si guadagna sonno non è del tutto vera“. Questo perché salta il ciclo sonno-veglia. “Gli effetti sul sonno ci sono, sono lievi e colpiscono solo una parte della popolazione. Qualcuno può lamentare disturbi come insonnia, sonno interrotto, difficoltà ad addormentarsi», aggiunge lo specialista. Non si riesce ad andare a letto all’ora desiderata o ci si sveglia un po’ prima” Tirando le somme, per risentire il meno possibile di questo cambiamento è necessario rispettare l’alternanza buio-luce: così ci si adatta bene.

 

Così conclude il dottor Amami :”In assenza di particolari condizioni, gli effetti dell’ora solare possono durare 2-3 giorni. Non c’è motivo di preoccuparsi: l’effetto è comunque di gran lunga inferiore a un jet lag di un volo transoceanico. Cercate di rispettare il più possibile l’alternanza tra luce e buio e di adattarvi al ciclo naturale che è proprio di questa stagione“.

 

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Ideatore, fondatore e amministratore di News24web.it, un sito informativo che si propone l'obiettivo ambizioso di raccontare la contemporaneità. Il progetto vede la luce nell'aprile del 2014. Dottore in giurisprudenza, appassionato bibliofilo, cultore delle belle lettere. Vincitore di concorsi in ambito letterario, i suoi testi sono stati pubblicati in numerose riviste e antologie.