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La Tredicesima del 2015? quest’anno andrà quasi tutta in tasse

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Bollette
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Le tredicesime quest’anno ammonteranno a circa 34,40 miliardi di euro. Di questi 34,4 miliardi di euro totali destinati alle tredicesime, 9,2 andranno ai pensionati, 9,5 ai lavoratori pubblici, 15,7 ai dipendenti privati di agricoltura, industria e terziario. Tuttavia c’è poco da rallegrarsene in quanto l’oltre 85% delle tredicesime in pratica a conti fatti se ne andrà in tasse varie da pagare. A dirlo sono gli analisti di Federconsumatori e Adusbef. Così sottolineano le due associazioni: “La tredicesima sara’ impiegata per pagare gli aumenti iniziati a gennaio 2015 con le tariffe autostradali, benzina, bolli, tasse, Tasi, Imu seconda casa, accise ed un’altra serie infinita di ordinari balzelli che sfiancano le famiglie e mangiando i redditi e le consuete scadenze fiscali, quali tasse, bolli, rate e canoni, che durante il mese di dicembre i contribuenti sono chiamati a versare. Con il risultato di ridurre dell’85,2% l’agognata gratifica natalizia“. Ed ancora: “Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 34.420 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest’anno, il 14,8%, ossia 5,2 miliardi di euro, con un aumento di 2 miliardi sul 2014, restera’ realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati“. Tuttavia qualche nota positiva c’è: per quanto riguarda l’Rc auto si passa dai 5,5 a 5,2 miliardi di euro (-5,4%), 2 miliardi in meno per il canone Rai ma soltanto perché il pagamento viene rateizzato nelle bollette elettriche con la presunzione che ogni utente che abbia la luce in casa, sia anche possessore di un televisore. Restano invariati invece i costi per bolli auto e moto((4,1 miliardi di euro) e per le bollette delle varie utenze (7,6 mld di euro). Le spese per l’IMu invece segnano un aumento: spese per l’Imu (da 1,8 a 2,1 miliardi) e per la seconda rata della Tasi (da 2 a 2,2 miliardi). In tutto restano circa 5,2 miliardi di euro da destinare a qualche spesa più piacevole, ad esempio potrebbero essere utilizzati per prenotare qualche viaggio (visto che gli italiani paiono non temere la minaccia che viene dal terrorismo) oppure per mettere qualcosa da parte per le fututre esigenze. Tuttavia si tratta davvero di vacche magre che non serviranno certo nè a rilanciare i consumi né a dare respiro agli italiani sempre più preoccupati per la situazione economica. In tal senso Adusbef e Ferderconsumatori lanciano un appello al governo di Matteo Renzi perché abbia: “un ravvedimento operoso, sia nella riduzione del debito pubblico (un macigno di 2.191 miliardi di euro a settembre 2015) con la vendita di oro e riserve di Bankitalia, sia nei tagli a sperperi e sprechi pubblici, destinando tali risparmi a ricerca e innovazione“.

 

Insomma anche le tredicesime, in un mondo che cambia sempre più vorticosamente, non sono più quelle di una volta.

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