Buffon perde 20 milioni di euro ma salva la Zucchi cedendola ai francesi di Astrance

Buffon numero uno della Juventus e della Nazionale non si discute a livello di carriera calcistica. In questi vent’anni e passa ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere, sia con i bianconeri (eccetto la Champions, l’unico trofeo che ancora gli manca in bacheca) che con la Nazionale con cui nel 2006 si è laureato campione del mondo ai Mondiali in Germania. Non si può dire però che Buffon abbia lo stesso fiuto per gli affari. L’investimento nell’azienda tessile Zucchi acquistata nel 2010 di cui deteneva il 56% delle azioni societarie in pratica si può dire che è andato in fumo ma il portierone bianconero si è dimostrato generoso e un vero capitano anche fuori dal campo: per evitare che l’impresa tessile fosse messa in liquidazione a causa dei debito ha raggiunto un accordo con le banche creditrici per evitare che circa 1000 lavoratori in pratica si trovassero a spasso da un giorno all’altro. Per salvare l’azienda in pratica è stato necessario l’ingresso di un nuovo socio di maggioranza ovvero i francesi di Astrance che la controlleranno tramite una nuova società. A Buffon è rimasto solo il 15% delle quote azionarie e quindi sarà solo socio di minoranza. Con l’arrivo di Astrance si prevede anche un aumento di capitale pari a 10 milioni di euro.

 

Insomma per il momento Buffon ci ha solo rifuso in questo investimento, in 6 anni ha perso circa 20 milioni di euro. Tuttavia l’accordo ha fatto risalire il titolo in borsa e con l’ingresso del gruppo francese l’azienda potrebbe avere qualche possibilità di ripresa.