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David Bowie il “Duca bianco” del rock muore all’età di 69 anni

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Ha lottato per 18 mesi contro il Cancro, l’annuncio della famiglia su Twitter

Dopo aver combattuto con la sua malattia ,purtroppo, ci lascia all’età di 69 anni il “Duca bianco” David Bowie. La notizia sta rimbalzando in rete come non mai. La fama internazionale dell’artista e le sue innovazioni musicali nella musica Rock le ricordano praticamente tutti. E’ stata la stessa famiglia del cantante britannico, dopo essergli stato vicino in questi lunghi 18 mesi di malattia a dare il triste annuncio attraverso il profilo Twitter di Bowie. David Robert Jones, questo il nome completo dell’artista, nacque a Londra (quartiere Brixton) l’8 maggio del 1947 e si è dedicato quasi completamente alla musica rock, sperimentando tutte le sfaccettature del genere musicale, dal Glam allo sperimentale, dal progressivo al Pank.

Gli esordi e il successo nel 1972

Gli esordi in ambito musicale di David Bowie, furono inizialmente, come strumentista. Si dedicò infatti allo studio del sassofono, ma ben presto cominciò a dedicarsi al rock come cantante e compositore. Portò innovazioni shoccanti per l’epoca nel genere musicale al quale si era dedicato fino a raggiungere il successo nel 1972 con il brano “The Rise and Fall of Ziggy Stardust e Spiders From Mars”. Decisivo per la sua carriera l’incontro con Brian Eno anche quest’ultimo compositore, ma anche produttore discografico britannico che usciva fuori dal glam rock dei primi anni settanta grazie alle collaborazioni con i Roxy Music.

La vita privata e gli altri interessi

Per quanto riguarda la vita privata, David Bowie, si risposò nel 1992 con la top model Iman Mohamed Abdulmajid ed ha due figli che sono Duncan Zowie Haywood, nato nel 1971 dal precedente matrimonio dell’artista Mary Angela Barnett e Alexandria Zahra nata nel 2000. Zulekha, invece, è nata dal precedente matrimonio dell’attuale moglie Iman Mohamed Abdulmajid. Bowie ebbe anche diverse collaborazioni in ambito cinematografico, alcune piccole apparizioni, ma anche ruoli importanti. Nel 1976 fu protagonista del film di fantascienza “L’uomo che cadde sulla Terra” di Nicolas Roeg. Altre interpretazioni degne di ricordare sono nel film “Furyo” del regista e sceneggiatore giapponese Nagisa Oshima del 1983, e l’interpretazione di Andy Warhol nel film “Basquiat” di Julian Schnabel del 1996.

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