Italia, cala l’aspettativa di vita per uomini e donne: Campania maglia nera

Stando al rapporto Osservasalute, pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane peeer la prima volta dopo un andamento progressivo si registra un calo nell’aspettativa di vita degli italiani. Stando a questo rapporto nel 2015 l’aspettativa di vita per gli uomini è stata di 80,1 anni, per le donne 84,7 anni. Nel 2014 era maggiore e pari a 80,3 anni per gli uomini e 85 anni per le donne. Stando ai dati del 2012 le cause più frequenti di morte sono le malattie cardiache, a cui seguono le malattie cerebro-vascolari e altre patologie cardiache non di origine ischemica però. Si sa quanto la prevenzione sia fondamentale ed in questo senso nel nostro Paese è un problema. Riguardo infatti agli obiettivi stabiliti dal Ministero della Salute emerge come le Regioni non rispettano gli indicatori riferiti all’errgazione dei Lea (ovvero dei livelli essenziali di assistenza). La minore disponibilità di risorse pubbliche da destinare alla Sanità inevitabilmente si ripercuote sulla salute dei cittadini che sono costretti a pagare di tasca propria esami spesso costosi e non tutti hanno questa diponibilità economica. A diminuire l’aspettativa di vita oltre alla mancanza di prevenzione troviamo anche stili di vita sbagliata, ad esempio scarsa attività fisica e alimentazione sbagliata, fumo ed alcol. La regione dove si vive di più è il Trentino Alto-Adige che presenta il tasso maggiore di longevità sia per gli uomini che per le donne.

 

Il primato negativo riguardo all’aspettativa di vita sia maschile che femminile spetta invece alla Campania con due anni e mezzo di meno rispetto al Trentino alto Adige. La Campania detiene inoltre anche il record per quanto riguarda i bambini obesi. Va anche sottolineato che la sanità pubblica in Campania risulta la meno finanziata d’Italia, con un valore procapite di 1.689 euro (dato 2014) contro i 1.817 euro della media nazionale.