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Convegno sui disturbi d’ansia al “Bimboscuola” organizzato dall’AIPRA

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Il 16 ed il 18 novembre si è svolto il convegno “Disturbi d’Ansia- Cosa sono e come affrontarli” aperto a genitori, insegnati e discenti. L’evento è stato organizzato dall’AIPRA Onlus, associazione molto attiva sul territorio per sensibilizzare le persone sulle problematiche dell’autismo. L’istituto “Bimboscuola” di Nola ha aperto le sue porte per creare un connubio ed un’alleanza sempre più forte tra scuola e famiglie, per una crescita sana dei bambini che rappresentano il futuro. L’evento è stato suddiviso in due giornate: il 16 novembre la dottoressa e psicologa Felicetta Lombardi ha analizzato i disturbi relativi all’ansia da un punto di vista teorico, approfondendo alcune tematiche sui comportamenti collegabili ad uno stato ansioso ed alle diverse tipologie dell’ansia con esempi di casi clinici. Il 18 novembre la dottoressa e psicologa Rosa Perfido ha invece analizzato come affrontare praticamente i disturbi d’ansia, coinvolgendo il pubblico con test, esempi pratici e l’esperimento della fantasia guidata che ha letteralmente conquistato i presenti. Obiettivo del convegno è stato quello di fornire ai genitori ed agli insegnati gli strumenti per poter affrontare stati di ansia patologici e non, sempre più frequenti in questo mondo caotico e frenetico.

Annamaria Napolitano, direttrice dell’istituto “Bimboscuola”, ha spiegato perché ha deciso di aprire le porte ad un convegno sull’ansia, una delle patologie del nuovo millennio: “Sono sempre molto attenta alla società in continua evoluzione, anche se negli ultimi tempi è soprattutto in involuzione. Oggi molti bambini sono allo sbando, non tanto perché la scuola non ne recepisce i bisogni, ma perché manca il rapporto scuola-società-famiglia. La scuola deve istruire ma soprattutto formare e sviluppare le caratteristiche di base del bambino.
I bambini amano venire a scuola da me perché giocano e fanno vari progetti che toccano le corde del sentimento, e soprattutto provano emozioni. Oggi i bambini non si emozionano più perché paradossalmente vivono troppe emozioni, fanno feste tutti i giorni, ma poi non sono pronti a nessuna forma di vita sociale. Ho deciso di proporre diverse attività ed ho aperto le porte a convegni come questo sull’ansia anche per creare una nuova forma di collaborazione con le famiglie. C’è una percentuale di bambini con problemi di apprendimento e di comportamento che sta crescendo in maniera preoccupate, quindi voglio un confronto diretto, schietto e sincero con i genitori, e le mamme devono capire certe problematiche e certi meccanismi relativi all’educazione dei bambini”.

 

Felicetta Lombardi, psicologa e volontaria AIPRA, ci parla del rapporto tra autismo ed ansia: “Mi sono sempre occupata di ansia, depressione e di queste sintomatologie ossessive compulsive. In realtà non mi sono mai occupata dell’autismo, l’ho conosciuto dopo essere diventata volontaria dell’AIPRA. Ho scoperto che l’ansia è un tratto fondante dell’autismo, perché molti ragazzi autistici vengono curati con le benzodiazepine, prodotti usati per curare l’ansia. L’autismo è una caratteristica della personalità del soggetto, che magari ha più difficoltà nell’approcciarsi con il mondo esterno, ma non dobbiamo vederlo come una malattia. I bambini ansiosi magari sono logorroici, non riescono a stare in silenzio oppure spingono per farsi ascoltare. Allo stesso modo i bambini autistici possono essere iperattivi, toccano molto oppure non toccano affatto, o magari tendono ad estraniarsi. Sono tratti comuni dell’ansia che vengono espressi in modalità diverse”.

La dottoressa Rosa Perfido, anche lei socia AIPRA, ci dà il suo punto di vista sull’ansia: “Oggi l’ansia è una problematica distintiva del nostro essere, il 25% delle persone ne soffrono o hanno una personalità ansiosa. Quando abbiamo stilato il programma di questo workshop ho pensato di occuparmi della parte pragmatica, cioè come affrontare e gestire l’ansia dando consigli pratici, legati alla quotidianità di ognuno di noi”. Ci racconta poi della fantasia guidata, un esperimento molto toccante eseguito durante il convegno: “A tali consigli ho pensato di associare una fantasia guidata, un valido strumento per rilassarsi ma anche per conoscere se stessi. La fantasia guidata ha sortito lo scopo previsto nonostante sia stato solo un “assaggio”, ha avuto una breve durata di 5 minuti circa, e cioè liberare la mente da tutto, farsi guidare da una musica rilassante e scoprire di avere dentro di sé un mondo immaginario in cui non ci sono ansia, paura e incertezze, e che possiamo andare a visitare ogni volta che lo desideriamo”.

Infine Antonietta Castaldo, presidente dell’AIPRA, ci ha spiegato perché ha deciso di portare avanti un progetto simile entrando nelle scuole anche dove non sono presenti casi di autismo: “L’AIPRA è nata nel 2013 ma ha subito fatto molta strada. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere questa disabilità. Ci piacerebbe continuare ad entrare nelle scuole dove sono presenti anche casi di DSA (disturbi dell’apprendimento). Non sono casi di autismo vero e proprio, ma si possono presentare nel momento in cui i bambini iniziano il percorso scolastico. Bisogna sapere che l’autismo non è una malattia e non è certo contagioso. Insegniamo ai bambini che i loro compagni autistici non sono da schivare o temere, anzi i bambini autistici hanno una sensibilità ed una carica affettiva maggiore. Loro usano i 5 sensi in modo diverso da noi, quindi possono avere delle difficoltà ad interagire con gli altri. La scuola è il primo ambiente di socializzazione e di miglioramento dell’affettività, e può molto per loro. Essa, come la nostra società, non è pronta ad accoglierli, e quindi bisogna insegnarglielo. L’autismo è una condizione, un modo di porsi diversamente, ma non è una malattia. La disabilità deve essere accolta ed accettata, perché loro sono in grado di migliorarci come persone. Vivendo insieme a loro diventeremo persone “migliori””.

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