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Giornata Mondiale della Salute, OMS: focus su sicurezza alimentare

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Dieta grassi
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Dieta

L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel corso della Giornata Mondiale della Salute, tenutasi il 7 aprile come ogni anno, in questa occasione ha posto l’accento sull’importanza della sicurezza alimentare.

Si tratta certo di una emergenza non da poco se consideriamo che ingerire cibo non sicuro espone al rischio di sviluppare pericolose infezioni. In effetti consumare cibo contaminato da batteri e virus aumenta sia il rischio di patologie lievi come vomito, nausea ma anche a tumori, inctus ed infarti. Si stima che ogni anno muoiano 350mila persone a causa dell’ingestione di cibo non sicuro per la presenza dei batteri nocivi per la salute umana.

Lo slogan di quest’anno “Dal campo alla tavola, rendiamo il cibo sicuro” è di promuovere quindi la sicurezza degli alimenti in tutto il ciclo di produzione degli stessi, dall’origine fino ad arrivare alla tavola dei consumatori. In effetti il problema è particolarmente presente nei Paesi in via di sviluppo causa delle condizioni igieniche precarie.

Gli alimenti non sicuri rappresentano infatti una minaccia per la salute umana in quanto possono contenere oltre che agenti patogeni, quali virus, batteri e parassiti anche sostanze chimiche dannose all’organismo umano. In tal senso l’OMS ha sottolineato l’importanza di seguire alcune semplice regole per preservare la salute: lavarsi le mani prima di mangiare, tenere separati gli alimenti crudi da quelli cotti, cuocere bene i cibi alla giusta temperatura, utilizzate solo acqua e materie prime di cui si sia sicuri della loro salubrità.

Lo scopo dell’OMS è quindi anche quello di favorire la cooperazione tra le Nazioni per aumentare il livello di sicurezza nella produzione alimentare. In questo senso Margaret Chan, direttore generale dell’OMS sottolinea che: “La produzione alimentare è stata industrializzata, il commercio e la distribuzione alimentare sono globalizzati. Questi cambiamenti introducono molte nuove opportunità per cui il cibo possa diventare fonte di contaminazione da batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche nocive“.

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