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Fabri Fibra spara a zero su Fedez nel suo nuovo album “Squallor”

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Fabri Fibra

Fabri Fibra ha sorpreso tutti quando nella notte tra il 7 e l’8 aprile ha lanciato il suo nuovo album “Squallor”. L’ultimo lavoro era atteso per l’estate, invece il disco è arrivato in anticipo come una sorpresa dell’uovo di Pasqua. Fabri Fibra non ha imitato i suoi colleghi: niente strombazzamenti, niente annunci sui social, niente di niente. Come un fulmine a ciel sereno ecco arrivare per la gioia dei fan “Squallor”. Ed è un ritorno al passato per il rapper marchigiano.

Il suo precedente lavoro, “Guerra e pace” del 2013, era stato troppo soft e commerciale per avere la firma di Fabri Fibra. Ed ora invece è ritornato più cattivo, provocatorio e indisponente che mai. Stavolta Fibra fa arrabbiare davvero un bel po’ di persone. A partire da Fedez, etichettato in una delle sue ventuno canzoni come un rapper banale e stiracchiato nelle luci stroboscopiche dei talent show.

 

Sorriderà poco anche Vasco Rossi, accusato da Fibra nelle sue rime di avere i giornalisti ai suoi piedi, di vivere in alberghi di lusso e di essere in vacanza tutto l’anno. Nel mirino anche Milano, una città che rappresenta la decadenza e la disonestà dell’Italia di oggi.

Molte illustre collaborazioni nell’album “Squallor”. Con Fibra hanno cantato Gue’ Pequeno dei Club Dogo in “E tu ci convivi”, Clementino in “E.U.R.O.” e Marracash in “Playboy”. Pur avendo fatto incavolare un bel po’ di gente, Fibra ha avuto il coraggio di ritornare alle origini col suo rap nudo e crudo, senza filtri che con tutte le sue esagerazioni punta dritto al bersaglio come un pugno nello stomaco.

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