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Così gli ultrà evadono i controlli: petardi nei panini e striscioni nei portafogli

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tifosi del feyenoord

La violenza nel calcio è riesplosa prepotentemente negli ultimi tempi dopo alcuni vergognosi episodi. A partire dagli striscioni dei tifosi romanisti contro Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, passando per l’assalto degli ultrà cagliaritani alla squadra rossoblu fino alla distruzione del campo del Varese. Nonostante i numerosi controlli all’esterno dello stadio e la presenza dei tornelli, gli ultrà riescono ad eludere i controlli degli stewards e far entrare petardi e striscioni offensivi. Ma come è possibile? La questura romana, impegnata nel piano di sicurezza di Roma-Atalanta, ha analizzato i metodi ingegnosi usati dai tifosi violenti per introdurre praticamente di tutto all’interno degli stadi. Gli striscioni vengono piegati più e più volte, per poi essere pressati e nascosti nei portafogli, nelle scarpe o addirittura negli assorbenti che vengono svuotati per l’occasione. In base ad alcuni controlli del passato, le forze dell’ordine hanno evidenziato che nelle parti delle scarpe possono essere nascosti striscioni fino a 4 metri di lunghezza.

 

I petardi invece vengono addirittura nascosti all’interno dei panini. In un singolo panino piuttosto grande possono essere nascosti addirittura due petardi o altro materiale pirotecnico. La polizia ha rilasciato un video in cui vengono svelati i trucchi e gli escamotage che usano gli ultrà per eludere i controlli e portare materiale proibito all’interno dello stadio.

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