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Ebola, infermiere Emergency: condizioni non critiche

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Virus Ebola

Stando a quanto dichiarato dai medici dell’Istituto Spallanzani di Roma, le condizioni di salute dell’infermiere di Emergency infettato dal virus dell’Ebola, non sarebbero critiche. L’infermiere 37enne lavora per il 118 ed ha contratto l’infezione nel corso di una missione di 3 mesi in Sierra Leone. Rientrato a Sassari l’8 maggio scorso appena hanno iniziato a manifestarsi alcuni sintomi riconducibili al virus Ebola, si è messo subito in autoisolamento. Il ministro dela Salute Beatrice Lorenzin, intervenuto a Unomattina, ha ribadito che l’infemiere ha seguito tutti i protocolli di sicurezza previsti sia dall’OMS che dal MInistero della Salute: “Le motivazioni del contagio ancora non sappiamo quali siano.  Emergency dice che non è stato mai a contatto con persone che avevano carica virale alta, in ogni caso mi sento di rassicurare sul fatto che ha seguito i protocolli: è venuto in Italia, non aveva la febbre, non aveva nessun sintomo, ha seguito le norme previste dalle organizzazioni internazionali e si è posto in auto-quarantena a casa, si misurava la febbre tutti i giorni e quando ha avuto le prime avvisaglie ha contattato lo Spallanzani e l’ospedale di Sassari. E’ stato immediatamente ricoverato, messo in isolamento e da quel momento, avuto il riscontro delle analisi, è stata avviata la procedura che era già stata messa in atto con Pulvirenti“.

 

Per i parenti che invece sono entrati in contatto con l’infermiere dopo il manifestarsi dei primi sintomi, è stato disposto un periodo di quarantena di 21 giorni. Anche gli operatori del 118 che si sono occupati del suo ricovero, sono tenuti sotto stretta osservazione.

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