Tumore prostata: messo a punto nuovo test per la diagnosi precoce

Un sondaggio presentato durante il Congresso di Oncologia Europeo (European Cancer Congress) ha messo in evidenza come gli uomini tendano a sottovalutare quei segnali se non dei veri e propri sintomi indicativi del carcinoma prostatico. In effetti i sintomi a cui gli uomini dovrebbero prestare particolare attenzione sono i seguenti: stanchezza cronica, dolori alle ossa, disturbi urinari, difficoltà a prendere sonno, e anche nello svolgimentgo di attività quotidiane quali ad esempio camminare o salire le scale. Solo per il 2015 in Italia sono attese 35mila nuove diagnosi relative al tumore alla prostata, la neoplasia più frequente tra gli uomini a partire dai 50 anni di età. La diagnosi precoce diventa fondamentale quindi per aumentare le probabilità di sopravvivenza. Il test già esistente per la diagnosi di questo tipo di tumore che quantifica l’antigene prostatico specifico (Psa) può dar luogo a dei falsi positivi. Un gruppo di ricerca tutto italiano guidato da Luca Prodi, docente al dipartimento di Chimica dell’università di Bologna, invece ha messo a punto un nuovo test. Questo nuovo strumento d’indagine permette di quantificare la sarcosina , una molecola che segnala la presenza per l’appunto di un tumore alla prostata.

 

Il test messo a punto dai ricercatori sfrutta la tecnica dell’elettrochemiluminescenza (Ecl). Il sensore per la diagnosi precoce sperimentato su pazienti affetti da cancro alla prostata ha dato risultati incoraggianti. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Faraday Discussio.