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Dalla fantascienza alla scienza: il raggio traente di Star Trek diventa realtà

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raggio traente

Il passaggio dalla fantascienza alla realtà in fondo non è così difficile. Ci sono state molte previsioni azzeccate in “Ritorno al futuro” trent’anni fa, e adesso sembra che stia per diventare realtà il famoso raggio traente di Star Trek, capace di spostare cose ed oggetti. Alcuni ricercatori dell’Università di Bristol e Sussex, con la collaborazione della società Untrahaptics, hanno realizzato una versione, anche se un po’ grezza rispetto all’originale, del raggio traente capace di spostare oggetti anche se molto piccoli. L’invenzione, se così vogliamo chiamarla, è stata pubblicata sulla rivista Nature Communication e sta riscuotendo un grande interesse tra scienziati, studiosi, nerd e appassionati di Star Trek. Il raggio traente, basandosi sulla presenza di onde sonore e sulla loro capacità di interagire con l’ambiente e gli oggetti circostanti, riesce a spostare oggetti anche se di dimensioni molto piccole. E’ ancora presto per assistere al prodigio del raggio traente che sposta oggetti di grandi dimensioni, ma potrebbe non essere molto lontano questo giorno. Questo studio tuttavia non ha solo fini spettacolari, ma potrebbe essere molto utile soprattutto nell’ambito della medicina e della chirurgia, dove sta facendo passi da giganti la nanotecnologia.

 

Il raggio traente faciliterebbe l’introduzione nel corpo umano di farmaci o l’estrazione di oggetti, evitando così il contatto con gli organi interni che potrebbe provocare infezioni o incisioni troppo estese. In effetti in Star Trek il raggio traente aveva la capacità di attirare enormi oggetti (come le navicelle, per rendere più sicuro il loro attracco all’interno di navi stellari), mentre in altri casi fungeva da raggio repulsivo per respingere gli oggetti. La stessa funzionalità si cercherà di applicarla in ambito chirurgico.

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