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Inquinamento acustico, la lista delle città più inquinate in Italia

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Stando a uno studio presentato da Amplifon che ha misurato il livello dei decibel nelle strade di 20 città italiane, in occasione della European Mobility Week, nel nostro paese il livello di inquinamento acustico ha toccato delle punte preoccupanti. In particolare nelle nostre città il rumore prodotto dal traffico stradale ha quasi superato la soglia dei 90 decibel (dB) fissata dall’Organizzazione mondiale della Sanità, superata la quale si riscontrano danni all’udito. In Italia il 49,4% della popolazione è esposta al traffico cittadino, contro una media europea del 42,9%. Ma quali sono le città italiane più inquinate dal rumore? I picchi sono stati registrati a Palermo, Firenze, Torino, Milano, Roma, Bologna e Napoli. Vivere in questo frastuono continuo produce delle conseguenze per la salute: intanto aumenta il nervosismo di chi vive nelle grandi città in quanto più esposto al rumore del traffico (+7 punti percentuali rispetto ai meno esposti), inoltre l’inquinamento acustico provoca disturbi del sonno (+4 pp) mal di testa (+6 pp), l’esposizione protratta nel tempo mette a rischio la funzione uditiva (+11 pp). Così in particolare spiega il professore Guido Conti, Responsabile dell’Unità Operativa di Audiologia del Policlinico Universitario Gemelli: “Il rumore può causare insonnia e sonnolenza notturna e favorire l’obesità. Ancora più allarmante è la correlazione tra il rumore urbano e l’ipertensione arteriosa, l’ischemia cardiaca e gli accidenti cerebro-vascolari, la mortalità in generale. L’esposizione sonora, a partire da livelli di 75-85 dB può danneggiare l’organo sensoriale, causando un deficit uditivo irreversibile, che peggiora con l’aumento del livello e della durata dell’esposizione che, nel caso del rumore delle strade cittadine, può essere prolungata nel tempo”. Ad essere maggiormente sensibili agli effetti dell’inquinamento acustico risultano le donne (56%), con un’età media di 47 anni e per lo più impiegate e insegnanti (32%).

 

Ma come ovviare o quantomeno ridurre l’inquinamento acustico? Intanto bisognerebbe incentivare l’uso dei mezzi pubblici, del car sharing e dei mezzi ibridi o elettrici, anche delle bici ed aumentare la quota di verde urbano. In aiuto ci viene anche la tecnologia ad esempio con l’utilizzo dell’asfalto fonoassorbente.

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