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Panasonic investe nel fotovoltaico con Tesla

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Auto Elettrica
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Tesla e Panasonic hanno recentemente dato vita ad una importante partnership per lo sviluppo e la produzione di batterie che andranno ad alimentare le automobili elettriche prodotte dalla casa americana Tesla. Ciò si tradurrà nella costruzione di un grande sito produttivo collocato negli Stati Uniti, la cui insegna sarà Gigafactory, nella città di Buffalo, che andrà ad ampliare la capacità produttiva già presente nel Nevada.

La partnership prevede una netta divisione di ruoli, sia pratici che finanziari: Panasonic avrà in gestione tutta la parte di investimenti relativa all’implementazione del processo produttivo e andrà a produrre in grande scala le celle agli ioni di litio che costituiranno il cuore della batteria, mentre Tesla, che sarà fornitrice del terreno e degli stabili, avrà il compito di assemblarle in pacchetti idonei all’utilizzo automobilistico, secondo una propria gestione dell’impianto. Elon Musk, patron di Tesla, ha fortemente voluto questa partnership in quanto intende sviluppare soluzioni green non solo per le proprie automobili, ma dando spazio addirittura al fotovoltaico. Ne è la prova l’attenzione che l’azienda pone verso l’ambito domestico e aziendale con due soluzioni uniche come Powerwall e Powerpack, speciali batterie che sfruttano la disponibilità di energia solare promuovendo la distribuzione di energia rinnovabile, pulita ed efficiente (qui trovate approfondimenti sui prezzi). Anche in questo contesto la partnership con Panasonic dovrebbe apportare dei vantaggi.

Tesla, a testimonianza di quanto creda nel fotovoltaico, ha acquistato Solar City, un colosso per la produzione dei pannelli solari e ciò comporterà un investimento che per Tesla sarà quantificabile in circa 2,5 miliardi di dollari. Tesla stessa ha in sviluppo un pannello solare in grado di generare un elevato rendimento grazie ad una resa maggiorata rispetto alla media complessiva pari al 22% circa. Ciò comporterà la possibilità di ottenere un maggior quantitativo di energia a parità di dimensioni, in grado di servire abitazioni e aziende. Inoltre l’energia prodotta eventualmente in eccesso potrà essere immagazzinata e immessa nella rete, oltre che utilizzarla propriamente o a livello comune, ad esempio per alimentare le colonnine di ricarica adibite al caricamento delle batterie impiegate sui veicoli elettrici.

Per Panasonic, casa produttrice di elettronica giapponese, tutto ciò si tradurrebbe di un investimento di circa 245 milioni di euro, determinato dalla volontà di iniziare un percorso di diversificazione rispetto all’elettronica di consumo, mentre Tesla ha mostrato segnali di ampia crescita, testimoniati da un continuo rialzo di quotazioni in borsa.

Tesla ha più volte dimostrato di credere, fin dagli anni indietro, fermamente in questa tecnologia ed è particolarmente ottimista per il futuro al punto che ha sviluppato un paio di anni fa un piano di investimento che ha previsto l’impegno di 5 miliardi di dollari entro la fine dell’anno 2020. All’interno del business plan di sviluppo vi è anche la partnership con Panasonic, già attuale fornitrice di Tesla per quanto riguarda gli accumulatori, a cui potrebbe essere chiesto un ulteriore sforzo economico nel prossimo triennio.

La “vicinanza” della Gigafactory al sito produttivo delle auto Tesla, comporterebbe una riduzione dei costi delle batterie fino al 30% rispetto allo stesso pezzo prodotto in Giappone, oltre alla possibilità di sfruttare spiccate economie di scala, utilizzabili anche per altri settori e scopi.

La capacità produttiva prevista è nettamente superiore all’attuale fabbisogno di Tesla, ma alla luce dei programmi futuri di sviluppo della gamma automobilistica e della diversificazione delle linee di businnes in altri settori, c’è la volontà di rispondere con un certo dinamismo all’eventuale incremento della domanda.

Per il futuro dovrebbero svilupparsi tre nuovi progetti su cui le due aziende dovrebbero essere coinvolte: un veicolo che funzioni grazie a energia solare, lo studio e lo sviluppo di nuovi pannelli fotovoltaici da installare sui tetti delle abitazione e un sistema per la conservazione dell’energia. La priorità imminente sarà però quella della produzione della batterie per la Tesla Model S e per la nuova Tesla dal costo più ridotto, che si chiamerà Model 3. Infatti nei piani della casa automobilistica vi è anche l’ampliamento della gamma con il Suv Model X e una nuova produzione che prevede il lancio di una vettura che dovrebbe essere collocata sul mercato statunitense al prezzo di 35 mila dollari circa, sulla quale si puntano molte ottimistiche previsioni di vendita.

L’avvio della produzione avverrà seguendo determinate fasi che comporteranno la possibilità di migliorare e implementare il processo produttivo, modificandolo in base ai tempi e agli obiettivi prefissati. La superficie occupata dallo stabilimento produttivo è di circa 175 mila metri quadrati, ma la distribuzione delle aree tra i vari piani, porta la superficie complessiva a quadruplicare.

Un accordo che porterà Tesla e Panasonic a rafforzare ancor più le proprie posizioni, favorendo al contempo lo sviluppo dell’energia derivante dal fotovoltaico, pulita e rinnovabile, senza tralasciare il settore automotive.

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