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Diabete, carboidrati consumati a fine pasto riducono picco glicemico

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Stando a uno studio condotto dalla Weill Cornell university di New York consumare i carboidrati alla fine dei pasti anziché all’inizio, riuscirebbe ad evitare il picco glicemico, che si verifica soprattutto in chi soffre di diabete d tipo 2. I ricercatori hanno preso in esame un campione di 16 volontari con diabete di tipo 2, a cui è stato chiesto di consumare lo stesso pasto a base pane, pollo, insalata e succo d’arancia tre volte, ma in ordine inverso. In pratica mangiando i carboidrati alla fine, la glicemia è risultata la metà rispetto a quella che invece avevano ad inizio pasto ed il 40% più bassa rispetto a quando gli alimenti venivano consumati tutti assieme. Insomma stando a quanto emerge da questa ricerca, mangiare i carboidrati a fine pasto potrebbe rivelarsi una buona strategia per tenere sotto controllo il livello della glicemia. In particolare così ha spiegato il prof. Gabriele Riccardi, docente di endocrinologia all’Università Federico II di Napoli al Giornale di Sicilia: “Si sa già, anche da studi precedenti, che se all’inizio del pasto ci sono alimenti ricchi di fibre, come la verdura, queste hanno un effetto sia di migliorare il senso di sazietà, sia rallentare l’assorbimento del glucosio.

 

Anche le proteine hanno un effetto in questo senso, se mezz’ora prima di sedersi a tavola si fa un piccolo spuntino a base di alimenti proteici, basta una manciata di noccioline, questi aiutano a stimolare la secrezione insulinica per cui quando arrivano i carboidrati l’organismo è già predisposto a metabolizzarli. E’ importante che i pazienti seguano una dieta corretta”.

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