La prima digestione avviene in bocca, per cui è opportuno masticare lentamente i cibi. D’altronde a causa dei ritmi frenetici siamo spesso abituati a consumare un pasto al volo con i minuti contati. Come evidenzia però uno studio giapponese si tratta di una abitudine tutt’altro che salutare. In particolare i ricercatori dell’Università di Hiroshima hanno preso in esame 642 uomini e 441 donne, di cui è stato monitorato il peso oltre che altri parametri fisiologici per la durata di 5 anni. I volontari sono stati quindi suddivisi in tre gruppi sula base della velocità con cui consumavano i pasti: mangiatori veloci, normali o lenti. Ebbene al termine dello studio l’incidenza della sindrome metabolica è risultata pari all’11,6% tra i mangiatori più voraci, rispetto al 6,5% dei mangiatori normali e il 2,3% di quelli abituati a mangiare con calma.
Lo studio giapponese conferma quindi come mangiare in fretta possa appesantire la digestione e aumentare il rischio di sviluppare obesità e sindrome metabolica, due importanti fattori di rischio per quanto riguarda l’insorgere delle malattie metaboliche e del diabete.
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