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Gelo nemico del cuore, la scienza lo conferma: aumenta il rischio di infarto

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Cuore Ghiaccio
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Cuore Ghiaccio

Il freddo, in particolare il gelo, è nemico del cuore. Questo luogo comune trova conferma da parte della scienza. A lanciare l’allarme sono i cardiologi in occasione del 79novesimo congresso nazionale della Società italiana di cardiologia. D’altronde l’argomento è più che mai di stringente attualità, considerando il maltempo e il brusco calo delle temperature che sta interessando molte regioni italiane.

Freddo: perché fa male al cuore

Gli esperti sottolinano che: “I rischi d’infarto aumentano fino al 34%. Mentre l’aumento di 8 gradi della temperatura riduce infatti il rischio d’infarto del 3%. Meglio poi proteggersi dai malanni invernali, perché le infezioni respiratorie aumentano fino a 6 volte il pericolo di andare incontro a un attacco cardiaco“. In particolare il freddo può fare male in quanto può determinare una restrizione delle coronarie e delle arterie periferiche. Inoltre influenza anche la pressione che tende a salire. Va poi tenuto conto che il freddo aumenta la viscosità del sangue e quindi aumenta il rischio di infarto e ictus. Per difenderci dalle conseguenze pericolose del freddo sulla nostra salute, dobbiamo evitare gli sforzi fisici e non esporci a bruschi cambi di temperatura, ad esempio passare dal caldo al freddo. Anche la dieta può fornirci un aiuto, in questo senso sono consigliati gli alimenti ricchi di carboidrati e zuccheri. In particolare poi stando auno studio condotto dall’Università di Manitoba a Winnipeg, Canada, le basse temperature inciderebbero sul rischio di una particolare forma di infarto nota come STEMI. Stando a questo studio, all’abbassamento della temperatura di 10 °C è associato un aumento del rischio di STEMI pari al 7%.

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