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Mal di testa da pornografia esiste: ecco cos’è

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Mal di tseta da pornografia ecco cos'è
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Mal di tseta da pornografia ecco cos'è

Da due anni accusava emicranie improvvise. Questi mal di testa si verificavano in particolare quando era intento a guardare video pornografici su internet. Stando a quanto si apprende, si tratta di un 24enne indiano, scapolo e professionista di software. Queste cefalee si manifestavano circa dopo 5 minuti di visione di questi filmati per adulti per raggiungere il picco 10 minuti dopo.

In particolare la dottoressa Amy Gelfand, neurologa presso la Scuola di Medicina di San Francisco dell’Università della California, ha studiato con attenzione casi di questo tipo piuttosto rari ma possibili. La causa andrebbe ricercata in un aumento della sensibilità dei nervi del massiccio cranio-facciale dovuta all’eccitazione. Pertanto al giovane i medici hanno prospettato due possibilità: o rinunciare alla visione di questi filmati oppure assumere un antidolorifico circa mezz’ora prima di connettersi a internet per guardare questi video a luci rosse.

Cervello: cosa accade durante la visione di un film per adulti

Le ricerche più recenti evidenziano che durante la visione di un film porno, il cervello degli uomini rilascia  molti mediatori chimici, in particolare serotonia, dopamina, prolattina, vasopressina. Si tratta di sostanze definite oppiodi endogeni, perché auto-prodotte dallo stesso organismo. Tuttavia il rilascio eccessivo di molecole psicotrope nel lungo periodo dà luogo a dei danni al cervello, che viene sottoposto a stress da questi continui mediatori bio-chimici. Secondo i ricercatori la visione continuata nel tempo di filmati porno, come accade in caso di dipendenza  dall’alcol o dal fumo, potrebbe portare a un danno cerebrale bio-chimico. In particolare il dottor Gary Lynch, neuroscienziato della University of California di Irvine, ha spiegato quali la visione di una sola immagine erotica produce determinati effetti sul cervello: “Quello che stiamo dicendo è che un evento che dura mezzo secondo in un intervallo di tempo che varia fra i 5 ed i 10 minuti produrrà una modificazione strutturale per certi versi tanto profonda quanto quelle che si riscontrano nei danni cerebrali“.

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