Se si ha l’artrosi è meglio non fare attività fisica?

E’ credenza comune pensare che le persone colpite da artrosi, una malattia cronica degenerativa, non debbano praticare alcuna attività fisica per non mettere sotto sforzo le articolazioni. In realtà si tratta di una convinzione infondata. Così facendo si può arrivare a un peggioramento della patologia artrosica, in particolare può aumentare il rischio di sviluppare altri problemi, ad esempio di natura cardiovascolare. Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità spiegano che un corretto stile di vita, basato su una dieta bilanciata e una attività fisica regolare, è importante sia per la prevenzione che per il trattamento dell’artrosi in fase cronica. Durante gli attacchi acuti, invece, è da preferire il riposo e il trattamento farmacologico, previo consulto medico.

In particolare in presenza di una artrosi in fase iniziale alcuni esercizi sono più consigliati di altri: in questo senso vanno praticate attività aerobiche a basso impatto quali nuoto, l’acquagym o la bicicletta ginnastica dolce, pilates, stretching o yoga, attività fisiche nelle quali le articolazioni sono in scarico, in  quanto non sono costrette a sopportare tutto il peso del corpo. Inoltre riducendosi il dolore, è possibile diminuire l’assunzione dei farmaci per il trattamento della patologia. Anche nelle persone in sovrappeso o obese, in cui la patologia artrosica è aggravata dall’eccesso di peso, una regolare attività fisica aiuta il processo di dimagrimento per ridurre così il sovraccarico articolare.
Prima di iniziare un’attività fisica, in ogni caso è sempre opportuno consultare il proprio medico per consigli realtivi a modalità e tipologia di attività sulla base della propria condizione. In definitiva le persone affette da artrosi con l’esercizio fisico ottengono un miglioramento del decorso della patologia e dellla motilità articolare e, di conseguenza, della qualità della vita.