Loading...

L’incubo di una ex ginnasta: pensa di avere l’influenza, i medici le amputano gli arti

0
57
ragazza shock tossico
Loading...
Loading...

ragazza shock tossico

Anna Norquist una ragazza di appena 30 anni ha visto la sua vita cambiare in un attimo. Viveva ad Austin in Texas, prima di tornare a vivere con i suoi genitori nell’Indiana. Tutto ha inizio dopo aver assistito a un concerto. La ragazza comincia ad avere sintomi simili a quelli dell‘influenza. Ma in appena 24 ore le sue condizioni peggiorano decisamente. Il fratello ha raccontato che Anna non riusciva a compiere gesti semplici, ad esempio tenere la testa sollevata, bere, inoltre aveva dolore ai reni e non riusciva ad urinare. La ragazza quindi viene ricoverata e posta in coma farmacologico. La diagnosi a parte di medici è terribile: shock tossico. Secondo i dottori questa infezione le potrebbe essere stata causata da batteri di stafilococco o da streptococco.

Stando a quanto racconta il fratelo Patrick sulla pagina facebook aperta per Anna, è stato necessario amputarle sia le braccia che le gambe. La famiglia ha creato una pagina GoFoundMe, per provare a recuperare fondi per pagare i prossimi interventi a cui potrebbe essere sottoposta la figlia. I medici spiegano che la sindrome da choc tossicio può essere causata dagli assorbenti, ma la ragazza non ne faceva uso, per cui non sanno spiegarsi come abbia fatto a prendere questa infezione che le ha cambiato radicalmente la vita.

Sindrome da shock tossico: cos’è

La sindrome da shock tossico deriva da una infezione determinata dal batterio Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes. Può dar luogo a complicazini fatali. Febbre, mal di testa, vomito e stanchezza sono i sintomi con cui si manifesta, pertanto può scambiarsi per una influenza. L’infezione è prodotta da colonizzazioni vaginali, soprattutto nel caso in cui siano presenti durante il periodo mestruale. Tuttavia perché possa manifestarsi la sindrome da choc tossico il paziente deve essere già portatore del batterio ed in questo senso lo è il 20% della popolazione. I prodotti sintetici attualmente in uso se da un lato migliorano l’assorbimento, è anche vero che creano un ambiente che facilita la proliferazione dei batteri.

Loading...
Loading...