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Vittorio Brumotti, le conseguenze del pestaggio: a rischio occhio e carriera

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Vittorio Brumotti è tornato a parlare dell’aggressione subita mercoledì scorso da un gruppo di albanesi in una intervista rilasciata al Secolo XIX. Stando a quanto raccontato dal biker e inviato di Striscia la Notizia ricoverato all’ospedale San Martino di Genova nella giornata di lunedì verrà sottoposto a un intervento all’occhio destro ancora visibilmente tumefatto. In una intervista a Mediagold Brumotti ha dichiarato che la lesione subita all’occhio non è una semolice tumefazione anzi corre il rischio di perderlo e quindi anche la sua carriera è in bilico: “Il mio pavimento oculare è crollato. Per ora vedo doppio. Rischio la mia carriera”. Inoltre lancia un appello ai suoi aggressori: “Lunedì sarò operato e voglio che veniate e chiediate scusa. Se volete fare un gesto venite lì e incontriamoci, altrimenti continuiamo con la strada giudiziaria”. Attorno al campione di bike trial si è stretto anche la sua fidanzata Giorgia Palmas che è intervenuta in sua difesa sui social in quanto sia Brumotti figlio che il padre sono stati denunciati dalla Procura per rissa perché avrebbero svolto un ruolo attivo nella colluttazione. In realtà così ha raccontato Brumotti. “Solo in quel caso ci può essere una trattativa. Non sono un aggressore. Se non ci fossimo difesi, ci avrebbero ammazzato. Voglio solo guarire, ho solo difeso una persona, ossia l’autista, che rischiava di essere massacrato“. Questa è la sua versione dei fatti su quanto accaduto: “Quello che è accaduto è stata una vera e propria aggressione. Insieme a Fabrizio Buscaglia stavano procedendo in bici per il consueto allenamento, davanti a un altro ciclista e a mio padre che chiudeva la fila. Eravamo scortati da una safety car che procedeva a 50 km orari sulla Provinciale dove le auto e le moto sfrecciano anche a 150 all’ora. Io e Fabrizio avevamo imboccato una stradina dove volevamo fare le “ripetute” (una particolare forma di allenamento) quando un’auto, affianca la safety car e butta acqua e una bottiglietta in faccia all’autista. Vedo cosa sta succedendo e torno indietro in tempo per prendermi anch’io un pugno in faccia, mentre ero ancora sulla bici. Avevano già colpito l’autista.

 

Quindi arriva il figlio dell’aggressore che sicuramente fa qualche arte marziale e mi colpisce facendomi stramazzare a terra, a seguito di una serie di colpi. Mio padre, a quel punto, interviene in mia difesa e loro si accaniscono contro di lui“. Insomma gran brutta storia su cui la magistratura dovrà fare chiarezza.

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