La storia di Rebecca, la donna che ricordava tutto

In un racconto intitolato Funes o della memoria dello scrittore argentino Jorge Luis Borges che fa parte delle Finzioni, si racconta di un ragazzo la cui memoria riesce a cogliere ogni più sottile sfumatura della realtà, come una sorta di macchina fotografica che impressiona ogni particolare del reale. Qualcosa di simile accade anche a Rebecca Sharrock, una ragazza di 25 annni di Brisbane nata in Australia che ha una particolarità: la giovane è dotata di una memoria prodigiosa che le consente di ricordare ogni istante della propria vita. Alla ragazza è stata riscontrata la sindrome ipertimesica: la Highly Superior Autobiographical Memory. E’ stata la madre che quando ha visto in un programma televisivo delle persone affette da questa sindrome, ha subito riconosciuto una condizione molto simile a quella vissuta dalla figlia. In pratica a partire da quando aveva appena 12 giorni ogni istante della sua vita le si è impresso nella memoria. La giovane australiana conosce a memoria tutti i romanzi della serie di Harry Potter, tuttavia è soprattutto la sua vita ad essere registrata in ogni più minuto particolare. Non si tratta di qualcosa di piacevole perché ricordare la realtà in ogni suo particolare è una esperienza che ha molto dell’incubo. Rebecca infatti rivive con la memoria anche esperienze dolorose:” Per esempio, mi ricordo di essere caduta quando avevo tre anni a casa dei miei nonni e di essermi graffiata il ginocchio sinistro. Parlarne ora, mi fa sentire come una puntura sul ginocchio”. Basta un nonnulla per scatenarle un ricordo, inoltre non ha alcun controllo su questa super-memoria, il che le ha procurato anche un disturbo da stress post-traumatico. Per poter prendere sonno ad esempio ad esempio ha bisogno di tenere le luci accese e del sottofondo della radio altrimenti la messe dei ricordi le impedisce di addormentarsi.

 

Insomma se perdere la capacità di ricordare deve essere terribile, altrettanto lo è ricordare tutto anche perché basta veramente poco, magari anche la sfumatura di un colore, per innescare la memoria prodigiosa della ragazza.