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Silvana Pampanini ricoverata d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma: prognosi sciolta tra 48 ore

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Silvana Pampanini
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Silvana Pampanini

E’ stata Barbara D’Urso nel corso della sua trasmissione Domenica Live su Canale 5 ad annunciare il ricovero d’urgenza di Silvana Pampanini in terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma. La D’urso ha interrotto al trasmissione e si è collegata in diretta telefonica con Paolo Limiti, che ha parlato di un problema addominale dell’attrice ma ha rassicurato sulle sue condizioni: “Silvana era lucida quando le hanno detto quello che andava fatto, ha detto: “Fate pure, fate tutto quello che dovete fare”. È entrata molto tranquillamente in sala operatoria. Ha dato quindi l’ok lei stessa, così come ha posto le firme e le autorizzazioni a procedere“. In pratica dopo l’intervento chirurgico all’addome si è reso necessario questo ricovero d’urgenza. Limiti ha poi ricostruito l’excursus di questi ultimi giorni: “Lunedì sera doveva andare all’Opera a vedere il balletto, martedì mi ha chiamato e mi ha detto che non stava bene. Così è stato anche mercoledì. Poi un amico, vedendo che la situazione si era aggravata, l’ha portata al Gemelli, hanno dovuto operarla subito“. Stando a quanto si apprende dalle fonti ospedaliere la Pampanini è lucida e cosciente. Le condizioni sono in miglioramento, anche se la prognosi rimane riservata. La prognosi probabilmene verrà sciolta nelle prossime 48 ore. L’attrice oggi 90enne negli anni 50′ ancor prima che iniziasse a brillare l’astro di Sophia Loren e Gina Lollobrigida, ha rappresentato la bellezza italiana nel mondo divenendone simbolo. Ha partecipato al concorso Miss Italia rilanciato dopo la pausa bellica nel 1946 e si aggiudicò il titolo ex equo con Rossana Martini. Il concorso di bellezza le schiuse le porte del cinema: a darle notorietà presso il grande pubblico fu la pelicola del 1949 I pompieri di Viggiù.

 

Altri successi O.K Nerone del 1951, Processo alla città 1952, La bella di Roma di Luigi Comencini nel 1955, e Racconti romani da un sogetto di Alberto Moravia. Da ricoradre in particolare anche La strada lunga un anno di Giuseppe De Santis, candidato all’Oscar 1959 e vincitore del Globo d’Oro come miglior film straniero.

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