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Nuove frontiere della chirurgia: trapianto organi genitali a soldato reduce dalla guerra in Afghanistan

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Sala operatoria

La chirurgia è uno dei settori del campo medico che negli ultimi anni ha conosciuto straordinari progressi grazie all’impiego di strumenti sempre più sofisticati. Tuttavia l’operazione che entro un anno sarà tentata negli Stati Uniti è piuttosto delicata: consiste infatti nel trapianto degli organi genitali. A beneficiare del trapianto sarà un giovane soldato reduce dalla guerra in Afghanistan che ha riportato danni irreparabili all’apparato genitale. Stando ai dati del Trauma Registry del Dipartimento della difesa americano, sono 1367 gli uomini che hanno riportato danni all’apparato riproduttivo in Iraq o Afghanistan. L’operazione verrà eseguita alla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora. A riportare la notizia è il New York Times. I chirurghi sono fiduciosi nella buona riuscita dell’operazione tuttavia la letteratura medica riporta solo due precedenti: il primo nel 2006 in Cina che è andato male e il secondo lo scorso anno in Sudafrica che invece ha avuto esito positivo. In ogni caso il trapiantato dovrà assumere farmaci anti-rigetto per tutta la vita, come peraltro già avviene nel caso di altri trapianti.

 

Trattandosi di un intervento che presenta molti margini di rischio viene considerato sperimentale e al massimo i medici potranno eseguirne 60. In base ai risultati l’Università si regolerà di conseguenza.

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