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Farmaci di fascia C: aumenta il costo: ecco perché

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Aumento farmaci fascia C
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Aumento farmaci fascia C

I farmaci da banco rappresentano una categoria di prodotti farmaceutici rispetto ai quali è necessaria la prescrizione medica, ma non danno diritto al rimborso da parte del servizio sanitario nazionale. In buona sostanza il cittadino per poterli acquistare deve presentare la ricetta medica e pagarli di tasca propria.

Farmaci di fascia C: a quanto corrisponde l’aumento?

Stando a Federfarma, questi farmaci aumenteranno di un euro in piu a confezione, l’aumento in media si attesterà intorno al 5,7%. D’altronde vi è una differenza tra il prezzo dei farmaci venduti senza obbligo di ricetta rispetto a cui ogni farmacia può stabilire liberamente il prezzo, rispetto invece al costo del farmaco di classe C che viene stabilito dalle  aziende farmaceutiche che possono aumentarlo a gennaio di ogni anno dispari, secondo quanto previsto decreto legge 87/2005. Stando all’analisi condotta da Alessandro Santoro, direttore responsabile di Pharmacy Scanner :“Tra generici e prodotti branded  sono 770 i farmaci interessati quest’anno dagli aumenti, che portano il prezzo medio a confezione (sui prodotti interessati dagli incrementi) da 15,58 a 16,47 euro. Ne consegue una differenza di 0,89 euro, che equivale a un aumento medio del 5,7% sui prezzi di due anni fa”. Pertanto l’aumento andrà ad interessare molti farmaci che vengono richiesti con una certa frequenza, ad esempio colliri, antistaminici, antidepressivi e antidolorifici, pomate anti-acne, e farmaci antinfiammatori per trattare i dolori muscolari.

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