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Fish pedicure: cos’è e come funziona

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Fish pedicure
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Fish pedicure

La fish pedicure è un trattamento che sta trovando sempre più diffusione negli ultimi anni. Ma di cosa si tratta? È una pratica che arriva dall’Oriente e consiste nell’immergere i propri piedi in una vasca trasparente piena d’acqua e di piccoli pesciolini d’acqua dolce che si nutrono della pelle morta. In tal modo eseguono una sorta di trattamento esfoliante in grado di rigenerare la pelle.

I benefici della fish pedicure

I pesciolini responsabili di questo trattamento sono i Garra Rufa, che mangiano la pelle morta senza causare dolore poiché sono privi di denti, ma possiedono una bocca a ventosa che elimina i batteri. La seduta dura circa mezz’ora ed ha un costo medio di circa 35 euro.

Fra i benefici, oltre a quello di avere una pelle più bella esteticamente perché appunto priva di pelle morta e secca, si ottiene anche un miglioramento nella circolazione e un senso di sollievo per alcuni problemi plantari.

Quindi questa pratica è utile per il nostro benessere generale, soprattutto a livello fisico, per i problemi che si possono presentare ai piedi e che spesso si rivelano difficili e fastidiosi da contrastare. Non va quindi relegata nell’ambito di una tecnica alternativa, in quanto è sempre più praticata al punto da diventare un punto di riferimento per chi presenta dei fastidi plantari difficilmente risolvibili in altro modo.

È molto importante, però, che, come qualsiasi altro trattamento, ci si sottoponga ad un preventivo controllo da parte di un professionista e che la tecnica sia consigliata da un esperto. Va quindi evitata qualsiasi improvvisazione. Sarà come andare dall’estetista, ma ad eseguire il trattamento sono proprio questi “pesci dottore”.

I rischi della fish pedicure

I rischi riguardano soprattutto l’igiene: è possibile che nelle vasche dove si trovano i pesciolini, se l’acqua non viene cambiata, possono proliferare dei batteri che possono causare delle infezioni. Si possono contrarre follicoliti e nei peggiori dei casi epatite C. Il trattamento non è consigliato quindi a soggetti con sistema immunitario debole nonché a chi soffre di diabete. Chi ha eseguito una ceretta alle gambe nelle 24 ore prima del trattamento deve fare attenzione a non avere lesioni della pelle che possano dar luogo a infezioni batteriche o fungine.

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