Loading...

Long Covid: scoperto da cosa potrebbe derivare

0
7
Virologo scienza
Loading...
Loading...

Virologo scienza

Il Long Covid consiste in una serie di sintomi, quali l’affaticamento, la confusione mentale, che persistono anche dopo il superamento dell’infezione. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania, i pazienti con Covid e Long Covid presenterebbero nel sangue dei livelli di serotonina più bassi rispetto a quelli dei pazienti che si sono completamenti ripresi.

Lo studio effettuato sui topi infettati con Sars-Covid-2 ha evidenziato che l’infezione virale determina un peggioramento nell’assorbimento del triptofano, che è un precursore chimico della serotonina che troviamo ad esempio nel pesce e nei latticini. Proprio questo deficit nella produzione della serotonina potrebbe essere una delle cause della persistenza di alcuni sintomi del Covid nei pazienti che anche a distanza di un anno ne lamentano ancora le manifestazioni. Tuttavia serviranno altre ricerche per verificare l’ipotesi degli studiosi. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cell.

In uno studio del 2022 così ha spiegato al «Guardian» la professoressa Resia Prestorius della Stellenbosch University del Sudafrica, che ha studiato il fenomeno in Sudafrica per mesi: “Un nuovo studio nel mio laboratorio ha dimostrato che c’è una significativa formazione di micro coaguli nel sangue sia dei pazienti attualmente infettati che di quelli da lungo tempo non più infettati”.  Ed ancora: “Alcuni pazienti sono così malati che non possono lavorare o possono a malapena salire qualche rampa di scale”. Ma ora c’è un nuovo approccio.

Secondo la professoressa i micro coaguli sarebbero  la causa del problema. “Abbiamo scoperto un alto livello di varie molecole infiammatorie che sono intrappolate nei micro coaguli esistenti”, dice l’esperta. Per le persone sane, tali coaguli non costituirebbero un pericolo perché verrebbero dissolti in un processo chiamato fibrinolisi, spiega. Nei pazienti affetti da Long Covid, tuttavia, i coaguli sono apparentemente resistenti alla scissione della fibrina.

Il fatto che non si scopra nulla, però, è dovuto al fatto che le molecole nocive sono nascoste nei micro coaguli. Con il suo team, Resia Pretorius sta ora ricercando antidoti, e secondo lei ci sono già approcci promettenti. Ma per capire meglio il SARS-CoV-2 e le sue conseguenze, bisogna investire di più nella ricerca, avverte l’esperta.

Loading...
Loading...