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Intossicazione alimentare da botulino: sintomi e cura

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Intossicazione da botulino, cos’è?

Il Clostridium botulinum, questo il nome del batterio, può annidarsi nelle conserve fatte in casa. Il botulino è un batterio che può contaminare con facilità gli alimenti conservati in casa, ma talvolta si può trovare anche nelle conserve di alimenti di origine industriale. I tempi di incubazione variano da poche ore fino ad 8 giorni dall’ingestione del cibo contenente le tossine. Tra i sintomi più frequenti si riscontrano nausea, vomito, diarrea e dolori muscolari. Con l’aggravarsi dell’infezione possono presentarsi disturbi di natura neurologica, disturbi della vista, secchezza del cavo orale e delle vie respiratorie, difficoltà di deglutizione, tachicardie, ritenzione di urina, nervi facciali paralizzati.

Nei casi più gravi, se non si interviene per tempo, l’intossicazione da botulino può comportare paralisi respiratoria, asfissia e arresto cardiaco.

 

Conserve fatte in casa: come prepararle senza correre rischi

Nel nostro Paese è ben viva la tradizione culinaria delle conserve. Se non si seguono le opportune norme igieniche vi è il rischio che nei barattoli possano svilupparsi dei microrganismi molto pericolosi, come il botulino ad esempio.

L’Istituto Superiore di Sanità ha provveduto a pubblicare le linee guida per preparare le conserve in modo da evitare qualsiasi rischio. La prima regola fondamentale è quella di curare l’igiene sia delle mani che dell’ambiente cucina. In effetti ad essere a rischio botulino, sono le conserve di verdure, come carciofini, melanzane o olive conservate sott’olio. Per l’igiene delle mani è sufficiente frizionarle con acqua e sapone per eliminare la maggior parte dei microrganismi. Va preservata la pulizia e l’igiene anche delle attrezzature che si utilizzano. Il materiale maggiormente indicato per le conserve è il barattolo di vetro, ma anche quelli in metallo vanno bene. Quali ingredienti utilizzare nelle conserve? L’aceto di vino bianco va bene per le conserve sottaceto, mentre per quelle sott’olio è massimamente indicato l’olio extra vergine di oliva.

Preparazione delle conserve

I prodotti scelti vanno lavati con acqua e bicarbonato per qualche minuto. I contenitori vanno sterilizzati a 100 gradi. Ci vogliono circa 5-6 ore di trattamento per eliminare qualsiasi agente microbico. Inoltre non vanno riempiti fino all’orlo perché lo spazio lasciato alla sommità serve a creare il sottovuoto.

La pastorizzazione si ottiene invece immergendo completamene i barattoli in pentole di acqua calda ad una temperatura di 100 gradi per qualche minuto. Dopo che sono rimasti 12-24 ore a raffreddare si procede alla verifica che i contenitori siano ermeticamente chiusi.

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