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Emergenza zecche: la zecca gigante minaccia con un virus letale, ma non c’è motivo per il panico

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L’arrivo in Italia della zecca gigante Hyalomma marginatum, una specie impressionante per le sue dimensioni fino a due centimetri, porta con sé un allarme sanitario. Questa zecca non solo è imponente nel suo aspetto, ma trasmette anche malattie pericolose precedentemente sconosciute nel paese. A differenza delle zecche autoctone, che attendono passivamente le loro prede, la zecca gigante mostra un comportamento di caccia attivo, con una vista acuta che le consente di individuare le sue vittime anche a diversi metri di distanza.

La D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, sottolinea il rischio rappresentato da questa nuova specie di zecche, che potrebbe introdurre malattie precedentemente assenti in Italia. La zecca gigante è nota per essere il principale vettore del virus della febbre Crimea-Congo, oltre ad essere in grado di diffondere il tifo, un’infezione potenzialmente grave e trasmissibile anche da persona a persona.

Originaria dell’Africa e dell’Asia meridionale, la zecca gigante si sta sempre più diffondendo anche nelle regioni più calde dell’Europa, compresa l’Italia, grazie al cambiamento climatico. L’aumento delle temperature consente a queste zecche di stabilirsi anche in Paesi del centro e nord Europa, trasportate da uccelli migratori o con l’importazione di bovini infestati.

Nonostante finora non siano stati segnalati casi di malattia umana in Italia, il presidente dello “Sportello dei Diritti”, Giovanni D’Agata, sottolinea che con l’espansione delle zecche Hyalomma cresce il rischio di diffusione del virus nel paese. È importante rimanere vigili e prendere precauzioni per proteggersi dalle punture di zecche, specialmente nelle regioni dove sono più diffuse.

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