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Hillary Clinton: lo scandalo email mina la sua crediblità alle elezioni presidenziali del 2016

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Hillary Clinton

Dopo lo scandalo sollevato dal New York Times in merito all’autilizzo da parte di Hillary Clinton dell’email personale invece di quella ufficiale per tenere la corrispondenza quando ricopriva il ruolo di Segretario di Stato durante il primo mandato presidnziale di Barack Obama, è  stata la stessa ex first lady a tornare su questa vicenda.

Di certo lo scandalo che la coinvolge abbassa le sue chance di prossima candidata del partito Democratico alle elezioni presidenziali del 2016. In pratica Hillary Clinton a differenza di qanto consigliato dai protocolli, ha preferito utilizzare il proprio account di posta per sbrigare anche la corrispondenza ufficiale. Si sa che nel corso della campagna elettorale per la corsa alla presidenza negli Stati Uniti, ma anche prima, i media  vanno a spulciare nel curriculum e nella vita privata dei candidati alla ricerca di qualsiasi “macchia” e certo quanto rivelato dal New York Times non depone a favore della Clinton.

Intendiamoci: non  ha fatto nulla di ilegale, ma usando l’email personale anche per il disbrigo della corrispondenza ufficiale ha impedito la conservazinone automatica delle email nell’archivio del governo: insomma una condotta che non si può definire illegale, ma poco trasparente senz’altro si.

Sulla questione ha voluto esprimersi la stessa Clinton che nel corso di una breve conferenza stampa alla sede delle Nazioni Unite subito dopo un convegno sulle pari opportunità, ha ammesso di averlo fatto per comodità e poi perché era “permesso”. Intanto su richiesta della stessa Clinton, le 60mila email inviate e ricevute nel corso del suo mandato saranno rese pubbliche. Fatto sta che la credibilità dell’ex first lady e segretario di Stato, imminente candidata alle elezioni presidenziali, dopo questo episodio risulti fortemente minata.

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