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Salute: la sedentarietà aumenta il rischio di attacchi d’ansia

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Quante ore al giorno trascorriamo seduti davanti alla tv o allo schermo di un pc? Ebbene stando a una ricerca condotta dalla Deakin University Centre for Physical Activity and Nutrition Research (C-PAN), più si passano ore davanti a questi apparecchi maggiore è il rischio di sviluppare degli attacchi d’ansia. I ricercatori sono giunti a queste conclusioni dopo aver riesaminato 9 studi precedenti, due dei quali hanno preso in esame anche bambini ed adolescenti. In particolare hanno indagato l’esistenza di un legame tra sedentarietà ed ansia. Dalla ricerca pubblicata su BMC Public Health, è emerso che il 36% degli studenti delle scuole superiori che passano più di due ore davanti a uno schermo, hanno una probabilità maggiore di soffrire di attacchi d’ansia rispetto agli studenti che invece trascorrono meno di due ore davanti allo schermo di un pc o di un televisore. Ma come mai esisterebbe questa correlazione tra vita sedentaria e aumento del rischio di sviluppare attacchi d’ansia? La spiegazione degli studiosi coinvolge piani differenti. In primo luogo stare molto tempo seduti nonché la luce del monitor di sera disturba il ciclo del sonno. In secondo luogo viene chiamata in causa una spiegazione d’ordine psicologico: il comportamento sedentario fa dell’individuo una sorta di monade che si ritira dalle relazioni sociali.

 

La mancanza di interazione col prossimo può comportare delle crisi d’ansia. In Giappone è stato coniato il termine Hikikomori proprio per definire nello specifico adolescenti e giovani adulti che decidono di “ritirarsi” dal mondo e stare in disparte nella propria camera per lunghi periodi abolendo ogni contatto col mondo esterno.

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