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Vigilessa in malattia partecipa ad una gara di salto in lungo: si espande l’esercito dei furbetti in Italia

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Vigile

La vigilessa in malattia partecipa ad una gara di salto in lungo. Non si tratta di una commedia all’italiana tipica degli anni ’80, ma di una triste realtà che dimostra come l’esercito dei furbetti in Italia sia in continua espansione. I fatti: la magistratura sta indagando su una vigilessa di Imperia, accusata di truffa aggravata per aver partecipato ad una gara di salto in lungo durante il suo periodo di malattia. Alcuni quotidiani locali riportano che l’indagine è partita dopo una denuncia anonima presentata al capo della polizia municipale. La donna è già stata ascoltata dalla commissione disciplina del Comune, ma al momento si è avvalsa della facoltà di non rispondere, non facilitando quindi le indagini. Il suo avvocato tuttavia ostenta una certa tranquillità: “Chiariremo la posizione della mia cliente, che non ha commesso reati. Le si può imputare una leggerezza non certo un comportamento illecito”. Nella sua memoria difensiva l’avvocato intende sottolineare che la sua assistita ha sì partecipato ad una gara di salto in lungo, ma quando il congedo di malattia era ormai terminato.

 

La vigilessa per ora non è stata licenziata, né tanto meno sospesa. E le possibilità che la faccia franca sono molte, considerando l’assoluzione della professoressa che ballava il tango durante la legge 104. In quel caso il giudice ritenne di non dover condannare la donna poiché non riscontrò un danno erariale ai danni dello Stato.

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