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Tumore prostata: alle Molinette si sperimenta nuovo metodo per la diagnosi precoce

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Molinette tumore prostata

In Italia ogni anno 6 mila pazienti (circa 800 in Piemonte) affetti da tumore alla prostata vengono curati con l’asportazione totale di tale ghiandola e poi vengono sottoposti a radioterapia. E’ questo il protocollo standard per il trattamento del tumore alla prostata.Tuttavia nel 30-40% dei pazienti dopo un’apparente guarigione il Psa (un marker del carcinoma prostatico) torna nuovamente a crescere dapprima lentamente poi in maniera sempre più rapida, indicando quindi una ripresa della malattia. Tuttavia c’è una grande novità dal punto di vista diagnostico per questo tipo di tumore. Alle Molinette di Torino è stata messa a punto la PET-PSMA che consente proprio di individuare precocemene la ripresa del tumore e quindi di intervenire in tempo utile. Questa PET-TAC innovativa utilizza la PSMA una nuova sostanza in grado di rilevare con la massima precisione possibile anche piccole aree di tumore alla prostata. La nuova tac dovrebbe divenire operativa all’inizio del 2016 ponendo così l’Italia all’avanguardia per la diagnosi precoce del tumore alla prostata nel caso di recidive.

 

D’altronde l’ospedale Molinette di Torino già si contraddistingue per interventi all’avanguardia, ad esempio è stato il primo ospedale italiano in cui è stato effettuato un trapianto di fegato. Era il 1990. Ve ne abbiamo parlato in un articolo del 9 ottobre scorso che potete leggere a questo link.

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