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Leucemia, dottoressa italiana scopre come ridurre i rischi post-trapianto

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Ricerca medica
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Ricerca

Francesca Bonifazi è una ricercatrice italiana che ha messo a punto una terapia in grado di evitare le complicanze derivanti dal trapianto di cellule staminali nei pazienti malati di leucemia. La ricercatrice 46enne assieme a un collega tedesco e uno spagnolo è riuscita a ridurre al minimo le complicanze mortali legati ai trapianti che sono scese dal 68,7% al 32,2%. In pratica il trapianto comporta anche il trasferimento del sistema immunitario del donatore. La situazione che si verifica è per certi versi paradossale: da un lato i linfociti attaccano la leucemia del paziente ma può accadere che si dirigano anche contro gli organi del paziente, comportando così dei gravi rischi per la sua vita. La terapia messa a punto dalla ricercatrice italiana consiste nell’utilizzo di un farmaco che per così’ dire “intontisce” i linfociti del donatore, in tal modo queste cellule del sistema immunitario attaccano la leucemia ma non vanno ad intaccare gli organi sani del paziente. Si tratta nello specifico di un siero contro i linfociti (globulina anti-linfocitaria Atg) che riduce significativamente il rischio di questa reazione anomala dei linfociti stessi. Su 161 pazienti che in due anni sono stati sottoposti alla sperimentazione il rischio di quella che si definisce anche malattia dell’ospite è passato da 68,7% al 32% dei casi.

 

Insomma si tratta senz’altro di un grande risultato ma la ricercatrice italiana è già proiettata verso il raggiungmento di nuovo traguardo: “La leucemia acuta ha una sopravvivenza del 60%. Resta ancora l’altro 40…Non possiamo fermarci“. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine.

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