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Il figlio di Giuseppe Abbagnale salta i controlli anti-doping: rischia squalifica di 2 anni

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Giuseppe Abbagnale
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Vincenzo Abbagnale, figlio di Giuseppe Abbagnale che ha fatto la storia del canottaggio negli anni 80′, attualmente presidente della Federcanottaggio, rischia di non poter partecipare alle Olimpiadi di Rio del 2016. Vincenzo campione del mondo e capovoga dell’otto rischia di saltare questo appuntamento molto importante per chi pratica questo sport a livello professionistico, perchè molto probabimente verrà squalificato per doping. Così’ ha spiegato il presidente della Federcanotaggio: “Ha saltato tre controlli antidoping e la normativa è chiara. È un’ingenuità, ma da regolamento costa da uno a due anni di squalifica: per trasparenza vogliamo essere noi a dare l’annuncio“. Sempre a tal proposito sul sito ufficiale della Federcanotaggio si legge che: “Vincenzo il 1° febbraio non è riuscito ad arrivare in tempo a un controllo a sorpresa dell’antidoping. Il ragazzo aveva già accumulato in precedenza due mancati controlli: il primo per una dimenticanza nella segnalazione del whereabouts, il secondo perché il nuovo sistema gestionale, la cosiddetta piattaforma Adams, non gli ha confermato la segnalazione del luogo dove si trovava”. D’altronde il codice antidoping è particolarmente stringente su questo punto: la violazione dell’art. 2.4, ovvero la mancata reperibilità comporta un periodo di squalifica di due anni, che può essere ridotto a uno sulla base della valutazione dell’entità della colpa attribuita all’atleta.

 

In ogni caso, come si legge sempre sul sito della Federcanottaggio, Vincenzo continuerà ad allenarsi con la consapevolezza di essere “pulito” anche tenendo conto del fatto che dal 2013 ad oggi ha sostenuto circa quindici controlli antidoping senza avere mai registrato problemi. In sostanza quindi Vincenzo in attesa delle decisioni dell’Antidoping continuerà la sua preparazione.

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