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Influenza 2019, picco raggiunto: la coda influenzale sarà lunga

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uomo vulnerabile influenza

Influenza: siamo al picco stagionale. In particolare stando al nuovo bollettino di sorveglianza epidemiologica Influnet, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 28 gennaio al 3 febbraio, si è verificato un aumento dei casi di influenza. Nello specifico risultano circa 832mila i casi segnalati tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio con un livello di incidenza pari a circa 13,8 casi per 1000 assistiti. Il  numero totale dei casi è pari a circa 4.478.000.

Influenza 2019: i virus in circolazione quest’anno

Gianni Rezza, responsabile del Dipartimento malattie infettive dell’ISS, in particolare spiega che l’anno scorso: “circolava soprattutto il virus di tipo B, che ha fatto 8 milioni di casi, ma era un virus non particolarmente aggressivo. Quest’anno circola soprattutto il tipo A, che è maggiormente collegato a complicanze in persone a rischio, come donne incinte, persone sovrappeso, fumatori, malati cronici”. Un’altra caratteristica dell’influenza di quest’anno riguarda la durata di sintomi: in particolare chi ha contratto il virus avrà bisogno di un periodo supplementare di risposo e di cure, per più di una settimana, in quanto anche senza febbre, alcuni sintomi caratteristici dell’influenza, quali ad esempio tosse e debolezza, continueranno per più giorni. Il contagio può prevenirsi osservando semplici norme igieniche: ad esempio lavandosi spesso le mani, evitando i luoghi chiusi e affollati, vestendosi a più strati per evitare gli sbalzi di temperatura. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante nel prevenire l’influenza. In questo senso va privilegiato un regime dietetico a base di frutta e verdura di stagione.

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