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Tatuaggio sul pene gli procura una erezione fissa: le conseguenze del priapismo

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Tatuaggio ragazzo erezione
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Tatuaggio ragazzo erezione

La storia di un ragazzo iraniano che qualche anno fa ha scelto di farsi fare un tatuaggio sull’organo genitale ci mette in guardia riguardo ai rischi di una scelta che può rivelarsi avventata. In particolare all’epoca il ragazzo aveva 21 anni di età, era molto innamorato della sua ragazza, così ha deciso di farsi imprimere l’iniziale della fanciulla, una bella M, sul pene ed una frase d’amore beneaugurante per la sua ragazza: “Borow be salaamat”, che tradotta significa: Che tu abbia Buona fortuna  in tutti i tuoi viaggi”.

Il tatuatore ha utilizzato un ago palmare. Dopo circa una settimana, il giovane comincia ad accusare dolore nai genitali e soprattutto il suo membro si trova in stato di perenne semi-erezione. Il caso del ragazzo che ha sviluppato un priapismo dopo il tatuaggio è diventato oggetto di uno studio medico ed è attualmente ancora in fase di studio. Secondo i medici dell’’università di Kermanshah, questa anomala e semi-permanente erezione, gli sarebbe derivata dall’eccessiva penetrazione dell’ago usato per il tatuaggio stesso, procurando al ragazzo una fistola arteriovenosa. Sebbene decisamente sporadici, casi di priapismo e di erezioni perenni si registrano a carico di chi si è tatuato il glande.

Secondo i medici il caso del ragazzo può classificarsi come priapismo non ischemico, che comporta la formazione di una fistola arteriosa post-traumatica. In ogni caso il priapismo non ischemico non è doloroso e non porta a necrosi. Il ragazzo ha deciso di farsi impiantare uno shunt, cioè un buco o un passaggio che favorisce il movimento di un liquido da una parte all’altra del corpo. Tuttavia l’operazione è fallita e quindi ha deciso di lasciare le cose come stanno perché a parte le perdite di sangue, non ha più dolori e può avere rapporti sessuali. Inoltre ha affermato che nonostante l’erezione permanente, non è affatto pentito del tatuaggio.

Il priapismo ischemico invece è la forma più comune di priapismo. Rappresenta oltre il 95 % di tutti gli episodi di priapismo.

Tatuaggi: attenzione ai rischi

I tatuaggi mal eseguiti o non rispettosi di tutte le norme igieniche possono portare alla trasmissione di infezioni molto pericolose, quali i virus dell’epatite B e C e, in misura minore, il virus dell’AIDS. Inoltre in soggetti sensibili possono svilupparsi anche reazioni di tipo allergico agli inchiostri utilizzati per i tattooo e ai metalli del piercing. Da temere in particolare è l’allergia all’hennè nero che deriva all’aggiunta dello stesso di un composto molto pericoloso, la pa-rafenilendiamina (PPD). In particolare piercing e tatuaggi risultano controindicati nei portatori di vizi valvolari cardiaci, negli affetti da immunodeficit o patologie croniche, a chi assume farmaci antiaggreganti come l’aspirina, immunosoppressori o anticoagulanti, nei ragazzi con cheloidi e nelle donne in gravidanza.

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