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La “pillola blu”: istruzioni per l’uso

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Viagra istruzioni per l'uso
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Viagra istruzioni per l'uso

La pillola blu: tutti sanno cos’è, e il colore è dato dal suo capostipite, il Viagra, che l’anno scorso ha compiuto ben vent’anni. La nascita di questo farmaco, peraltro frutto di una casuale scoperta mentre se ne studiavano i probabili (e anche veri) effetti vasodilatatori sul cuore, ha allungato la vita e la soddisfazione sessuale di tanti uomini (funziona anche a 80 anni) ed ha contribuito a fare emergere il problema della disfunzione erettile fino ad allora argomento tabù anche di fronte al medico. A fronte di una stima di 3-4 milioni di persone in Italia affetti da disfunzione erettile la vendita di questo farmaco e dei suoi similari ha raggiunto cifre più che decuplicate, a dimostrazione del fatto che molto spesso questo viene assunto per migliorare le perfomance magari anche senza un reale bisogno.

Sull’argomento sono state scritte centinaia di pagine, ma è utile sottolineare due punti fondamentali: 1) se compare disfunzione erettile in un uomo in un’età ancora compresa fra i 40 e i 60 anni occorre fare attenzione: questa potrebbe precedere di qualche anno la comparsa di problemi alle coronarie, ovvero ischemia o infarto. Dunque può essere anche opportuno ricorrere all'”aiutino” ma occorre consultare un cardiologo per valutare le condizioni del cuore e correggere eventuali fattori di rischio cardiovascolare presenti. Infatti, poichè la disfunzione erettile non è altro che un problema vascolare che interessa le arterie e le vene dell’organo sessuale maschile, la comparsa di questo sintomo può costituire l’anticamera di un danno alle arterie coronarie che portano sangue al cuore.

2) Chi ha già avuto un “incidente” cardiaco, se non assume nella sua terapia farmaci a base di nitrati (cerotti, compresse per via sublinguale ecc), può assumere, previo parere cardiologico, la pillola blu o i suoi simili, con una sola eccezione: evitare la “pillola del week end”, quella che, nel panorama di questa categoria di farmaci, ha l’azione più duratura nel tempo, questo per evitare che, nell’arco delle 48-72 ore di effetto, qualora malauguratamente dovesse verificarsi un evento cardiaco, l’utilizzo di farmaci cardiologici in urgenza potrebbe innescare pericolosi effetti collaterali.

Un’ultima raccomandazione al cardiopatico: se già autorizzato all’uso del farmaco, ricordarsi che il suo utilizzo al di fuori del contesto routinario, diciamo così “al di fuori del talamo coniugale”, può essere più pericoloso, ovviamente non per ragioni morali che non ci competono, ma perchè il contesto della clandestinità e il desiderio magari legittimo di dimostrare capacità “eccezionali”  potrebbe innescare un meccanismo sfavorevole per una eccessiva sollecitazione sul cuore.

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