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Vacanze Pasqua: si potrà entrare senza quarantena in Svizzera dalla Puglia

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Frasi auguri Pasqua
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Frasi auguri Pasqua

Vacanze a Pasqua: si potrà entrare senza quarantena in Svizzera dalla Puglia. E’ stata aggiornata la lista dei paesi e delle regioni al rientro dai quali è previsto l’obbligo di quarantena che entra in vigore a partire dal prossimo 5 aprile.

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) oggi ha aggiornato la lista dei paesi a rischio di Covid-19, che prevede l’obbligo di quarantena per chi arriva in Svizzera da tali regioni.

Secondo la decisione delle autorità elvetiche, a partire dal 25 marzo sono esenti dall’obbligo di quarantena di dieci giorni coloro che arrivano da USA, Gran Bretagna, Antigua e Barbuda, Barbados, Irlanda, Lituania, Qatar, Saint Lucia. Le novità hanno interessato anche due regioni dei paesi confinanti, la nuova Aquitania (Francia), e la Puglia.

Alla data del 24 marzo si può entrare in Svizzera senza dover passare la quarantena da 6 regioni italiane: Calabria, Lombardia, Piemonte e Sicilia. La provincia autonoma di Trento e La provincia autonoma di Bolzano. La lista dei paesi all’arrivo dai quali bisogna sottoporsi alla quarantena di dieci giorni è stato ampliato con Bosnia ed Erzegovina, Grecia, Giamaica, Paraguay, Tanzania, e Ucraina. Per questi paesi la misura entra in vigore il 5 aprile. UFSP invita le persone che arrivano da una zona con elevato rischio di contagio di notificare l’entrata all’autorità cantonale competente entro due giorni. Resta in ogni caso l’obbligo per tutti i viaggiatori di sottoporsi a un test molecolare nei tre giorni antecedenti all’arrivo in Svizzera. I viaggiatori di ritorno o in arrivo da paesi ad alto rischio devono essere messi in quarantena per dieci giorni anche con un test negativo. L’obbligo vale anche  per i bambini e le persone vaccinate. Dal settimo giorno, la quarantena può essere conclusa in caso di un ulteriore tampone negativo.

Alla fine dello scorso ottobre, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la lista comprendeva più di sessanta Stati e numerose aree in tutti i Paesi confinanti con la Svizzera. Considerato l’elevato numero di casi indigeni, il Consiglio federale ha poi cambiato radicalmente rotta. Da allora, il Governo ha incluso nella lista di rischio solo i Paesi o le regioni il cui numero di casi per 100000 abitanti sull’arco di 14 giorni è di 60 più alto che in Svizzera.

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