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Squalo attacca un uomo e lo uccide in Nuova Caledonia

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Squalo Rimini
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Squalo Rimini
      corpo senza vita di un uomo è stato trovato sulla sua tavola per gli sport acquatici al largo di Noumea dopo essere stato vittima, secondo i primi elementi dell’indagine, di un attacco di squalo È un diportista che ha allertato i servizi di soccorso in mare sabato alla fine della giornata dopo aver scoperto in superficie un cinquantasettenne inanimato su una tavola “stand up paddle” (tavola da canottaggio), al largo di Nouville, penisola a nord – ovest di Noumea. Le autorità hanno bloccato l’accesso alla zona costiera nell’area dell’incidente fino a lunedì compreso, riporta il quotidiano locale Les Nouvelles calédoniennes. L’episodio su una delle isole della Nuova Caledonia si è verificato sabato sera. Secondo le ricostruzioni del giornale, lo squalo, presumibilmente, ha strappato una gamba all’uomo. Les Nouvelles calédoniennes fa notare che la vittima dell’aggressione è deceduta per arresto cardiaco. Il municipio di Numea, la capitale della Nuova Caledonia, è intervenuto dopo l’accaduto rendendo off-limits la spiaggia e il tratto di mare limitrofo. Le autorità hanno emesso un decreto che “vieta il nuoto e gli sport acquatici nella zona costiera fino a 300 metri intorno all’isola fino a lunedì compreso”. Stando ad una ricerca dell’Università di Florida nel 2020 sono avvenuti 57 attacchi di squali ai danni dell’uomo. La maggior parte di essi si sono verificati negli Stati Uniti (33) e nell’Australia (18) mentre nella Nuova Caledonia questo attacco avviene dopo la morte alla fine di febbraio di un uomo di 57 anni, nei pressi di un isolotto turistico in una baia della capitale caledoniana. Era stato morso a una gamba da uno squalo tigre lungo più di quattro metri. Tra il 24 febbraio e il 2 marzo, la scomparsa di un nuotatore e poi di un diportista a Nouméa, in condizioni fino ad ora inspiegabili, potrebbe anche essere consecutiva agli attacchi degli squali, stanziali nelle acque vicino alla città, secondo gli esperti. A gennaio una ragazza è morta in mare nella Nuova Zelanda. Secondo la polizia, a provocare il decesso è stato l’attacco di uno squalo. Le altre spiagge non sono state chiuse, ma il comune ha invitato i bagnanti “ad essere estremamente vigili”. Secondo i biologi marini gli attacchi in queste acque da parte degli squali sono incredibilmente rari. Vi sono poche cose che possono indurre uno squalo ad attaccare, ma per lo più è questione di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. Sono animali curiosi per natura, quindi o si avvicinano a qualcosa per vedere cosa sia, o la mordono con l’intenzione di mangiarla, o sono provocati e mordono per difesa.
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