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Attenzione ai funghi porcini secchi alla nicotina

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Funghi allucinogeni
Immagine di repertorio
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Lo segnala l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco. Avviato un richiamo UE

Funghi allucinogeni
Immagine di repertorio

Funghi secchi porcini alla nicotina. In quantità tale da far dichiarare all’Ufficio federale per la protezione dei consumatori e la sicurezza alimentare tedesco (BVL), che il livello riscontrato nel prodotto secco, è “non sicuro”, ed è dunque meglio evitarne il consumo.

Si tratta del Lotto L210800 con termine minimo di scadenza del 31/05/2022, a marchio RIZZI GROUP SRL, composto da porcini (Boletus edulis). L’azienda produttrice Rizzi  Group SRL ha anche sede in Italia alla Via Centrale 107 a Laces in provincia di Bolzano. Secondo la nota di allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de “Non si può escludere che il campione esaminato dall’autorità tedesca contenga una maggiore quantità da nicotina residua”, anche se non si spiega come sia potuto accadere.

Le ipotesi sono principalmente due: che la nicotina sia stata usata come pesticida o che abbia contaminato accidentalmente i funghi durante il processo di essiccazione. La nicotina è un alcaloide naturale presente nel tabacco e, in misura minore, anche in alcune piante della famiglia delle Solanacee, come peperoni, melanzane, pomodori e patate. Ma è pure utilizzata come insetticida, anche se il suo uso verrà sospeso in Europa a partire da giugno del 2010, mentre non sono previste restrizioni nei paesi in via di sviluppo.

Viene assorbita rapidamente attraverso la cavità orale, i polmoni e il tratto gastrointestinale e, nonostante l’effetto sia a breve termine, è tossica sia che la si assorba oralmente, che per inalazione o per via epidermica. Gli effetti di un’assunzione massiccia sono principalmente legati al sistema nervoso centrale e periferico, con tachicardia, salivazione, rialzi di pressione e vertigini. Non ci sono percentuali di consumo di funghi di bosco nei paesi europei, in ogni caso il consumo è tutto sommato sporadico e sempre in quantità limitate.

Detto questo, bisogna pur sempre ricordare che ormai la maggior parte dei funghi di bosco sul mercato, freschi e surgelati (ovviamente non quelli allevati) viene importata dall’estero. La comunicazione è stata diramata anche dalle autorità sanitarie tedesche che hanno deciso il ritiro immediato dagli scaffali dei supermercati. L’allerta è stata lanciata dalla Germania attraverso il Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF) riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i cittadini italiani che si recano per motivi turistici o che vivono in Germania a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto del prodotto interessato dal richiamo. L’Italia al momento non è interessata dal richiamo anche se il marchio è presente negli scaffali dei negozi e delle catene dei supermercati anche nel nostro Paese.

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