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Russia Ucraina: è guerra

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Vladimir Putin presidente Russia
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Vladimir Putin presidente Russia

Ci siamo svegliati questa mattina com  l’impazzare di notize riguardanti l’attacco della Russia di Putin contro l’Ucraina. L’invasione russa dell’Ucraina è iniziata questa notte. I combattimenti stanno avendo luogo a 7 chilometri da Kiev. Nel momento in cui scriviamo le truppe russe hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a una quarantina di chilometri da Kiev. Combattimenti si stano verificando anche a Cherbobyl, al momento gli impianti di stoccaggio reggono. Alle 15:09 secondo il comando militae ucraino, i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk.

Alle 15:17 è stato diramato l’allarme aereo a Kiev con l’invito a tutti i cittadini di recarsi nei rifugi.

Alle 16:18 Kiev Vitali Klitchko ha annunciato il coprifuoco nella città. Al momento Mosca dichiara di aver distrutto 74 obiettivi militari, comprese 11 piste d’atterraggio. L’Ucraina invece ha affermato che la Russia ha effettuato 203 attacchi dall’inizio della giornata in quasi l’intero territorio. Forti esplosioni e scontri sono stati riferiti a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e a Kiev.

Ucraina. G7: le sanzioni dell’Ue

In una nota del G7 si legge: “Il presidente Putin ha reintrodotto la guerra nel continente europeo. Si è messo dalla parte sbagliata storia”. Ed ancora:”Questa crisi  è una seria minaccia per l’ordine internazionale basato sulle regole, con ramificazioni ben oltre l’Europa. Non vi è alcuna giustificazione per modificare con la forza i confini internazionalmente riconosciuti. Ciò ha cambiato radicalmente la situazione della sicurezza euro-atlantica”. Articolo in costante aggiornamento.

Attacco Russia in Ucraina: gli antefatti

La tensione tra Russia e Ucraina a febbraio 2020 di inasprisce a causa di vaste e prolungate operazioni militari condotte dalle forze armate russe e bielorusse lungo buona parte del confine ucraino e per il sostanziale rifiuto da parte della NATO di accordare le garanzie richieste dalla Russia sulla non ulteriore espansione dell’alleanza militare occidentale verso est, ritenuta dai russi minacciosa per la sicurezza nazionale. Il 12 febbraio 2022 il presidente ucraino Zelens’kyj ha chiesto che siano esibite le prove dei piani di invasione della Russia. Ma la crisi ha radici ancora più lontane: rimonta al febbraio 2014 e si focalizza sullo status della Crimea, della regione del Donbass e sulla possibile adesione dell’Ucraina alla NATO.

 

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