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I videogiochi aiutano a fare amicizia anche nella vita reale: lo studio Usa

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Gli ultimi due anni, vissuti con la pandemia da Covid-19, hanno messo l’intero mondo di fronte a un drastico cambiamento di abitudini. Trascorrere intere giornate in casa, senza la possibilità di uscire, ha fatto prendere il sopravvento ad altri passatempi: uno su tutti, i videogiochi online. Una pratica incoraggiata persino dall’Oms, come “terapia” contro l’isolamento durante la quarantena.

Ma non è tutto, perché un recente studio ha dimostrato che i videogames possono essere molto più di un semplice intrattenimento: possono essere d’aiuto (e lo sono stati decisamente) nella formazione di vere e proprie amicizie, non solo virtuali. Un sondaggio a riguardo ha dimostrato come, dall’inizio della pandemia, circa il 39% dei giocatori abbia avuto la possibilità di ampliare la propria lista di amici. E non amici qualunque, ma amici che, a detta dei partecipanti al sondaggio, verrebbero invitati volentieri al matrimonio di quest’ultimi. Amicizie strette, dunque, non semplici conoscenze.

Non è solo un gioco: videogame come input per relazioni e obiettivi di vita

Il sondaggio ha dimostrato che il 64% del campione di intervistati ha risentito in modo decisamente positivo dell’uso dei videogames, visto che giocare ha permesso loro di rapportarsi con altre persone, nei tempi del lockdown, e di sentirsi così meno soli. Ben 6 intervistati su 10 hanno dichiarato come i videogiochi siano stati d’aiuto per conoscere il mondo reale, tanto da incentivare nuove ricerche riguardanti temi di attualità, musica, film e altro ancora.

Oltre a questo, i videogiochi si sono dimostrati molto utili anche per quello che riguarda lo stimolo, per gli utenti, a cercare di ottenere risultati nella loro vita.

L’exploit dei videogiochi e l’importanza della sicurezza

 Dall’avvento della pandemia, il mercato italiano dei videogiochi ha conosciuto un’enorme crescita. Alcuni dati forniti dall’associazione IIDEA hanno svelato che il giro d’affari del settore ha raggiunto i 2 miliardi e 243 milioni di euro nel 2021, numero in crescita del 2,9% rispetto alla precedente rilevazione. Il 35% della popolazione tra i 6 e i 64 anni ha trascorso più di otto ore a settimana giocando ai videogames.

In un contesto di questo tipo è necessario fare particolare attenzione alla questione sicurezza. Non tutti gli utenti, infatti, sono in grado di riconoscere potenziali truffe presenti online: dal phishing ai malware, passando per i furti di identità, le minacce sono numerose e spesso non facilmente identificabili.

Diventa quindi fondamentale proteggersi al meglio, verificando l’affidabilità dei siti sui quali si intende giocare prima di procedere con l’iscrizione e utilizzando una carta prepagata per eventuali acquisti in-app. Inoltre, è sempre bene stabilire in anticipo un certo limite orario ed economico da non superare, per evitare di esagerare; per quanto riguarda i casinò, può essere conveniente sfruttare i bonus proposti da piattaforme sicure come 888, utili per testare diversi giochi in maniera gratuita.

Gli ultimi due anni hanno quindi dimostrato più che mai come i videogames possano essere molto più di semplici “giochi”: sono diventati per molte persone dei validi alleati per allargare il giro delle proprie amicizie nella vita reale, hanno contribuito a contrastare il senso di isolamento e solitudine dovuto al lockdown, hanno aiutato molti a conoscere meglio il mondo reale e hanno aumentato le connessioni delle persone con le loro passioni, ispirandole a perseguire nuovi obiettivi di vita. Non solo “giochi”, dunque, ma molto di più.

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