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Ricetta medica cartacea addio: come funziona quella digitale

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Medico di Famiglia
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Era il lontano novembre dell’anno 2014 quando News24web.it diede notizia urbi et orbi dell’arrivo della ricetta elettronica anche per i cittadini campani. Da allora ad oggi, è proprio il caso di dire, ne è passata di acqua sotto i ponti. Grazie a quella novità, col sistema informatizzato il medico di base non rilasciava più ai pazienti la ricetta medica cartacea (quella rossa per intenderci) ma un codice a barre impresso su un semplice promemoria. Da allora ad oggi si è fatto un ulteriore balzo in avanti, d’altronde la modernità più che correre vola!.

L’abbandono delle vecchie ricette cartacee a favore di un formato interamente digitale adottato durante la pandemia, varrà sempre e quindi acquista carattere di ordinarietà. L’articolo 4 del disegno di legge sulla ricetta medica digitale prevede che la digitalizzazione delle ricette non si limita a un particolare tipo di farmaco o trattamento, bensì interessa le prescrizioni farmaceutiche, i trattamenti terapeutici, i servizi riabilitativi e i presidi per pazienti cronici e con patologie invalidanti. Pertanto la digitalizzzazione riguarderà ogni tipo di prescrizione medica: prescrizioni farmaceutiche, i trattamenti terapeutici, i servizi riabilitativi e i presidi per pazienti cronici e con patologie invalidanti.

Una novità molto importante riguarda i pazienti affetti da malattie croniche o patologie invalidanti. In tal senso si introduce la ripetibilità della ricetta, sempre in formato digitale. Questo significa che i pazienti non dovranno più andare frequentemente dal medico al fine di ottenere nuove prescrizioni e sarà quindi possibile ottenere le confezioni di farmaci necessarie per un intero anno in una sola prescrizione. Inoltre per tutelare la privacy e la riservatezza quindi dei dati sensibili non sarà più obbligatorio indicare il nome del paziente sulla ricetta, basterà utilizzare il codice fiscale.

Ma come funziona la ricetta medica digitalizzata?

La ricetta dematerializzata è memorizzata nel sistema e identificata da un Codice Nazionale Univoco generato dal Sistema di Accoglienza Centrale, conosciuto come Numero di Ricetta Elettronica. Questo codice alfanumerico, composto da 15 cifre, sostituisce il codice a barre della ricetta tradizionale. Il medico fornisce al paziente un promemoria cartaceo della ricetta elettronica, trasmettendolo successivamente in formato elettronico al paziente attraverso e-mail, sms o altri strumenti di comunicazione. Insomma la tecnologia al servizio del cittadino.

Un ulteriore novità da sottolineare è che la ricetta elettronica può essere utilizzata in tutta Italia, in tal modo si assicura la circolarità delle prescrizioni farmaceutiche su scala nazionale. I pazienti pertanto potranno ritirare il medicinale presso qualsiasi farmacia senza dover pagare il prezzo intero, come invece avveniva con la ricetta rossa utilizzata fuori dalla propria regione.

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