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Calcioscommesse: il capo degli “Zingari” pronto a collaborare

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Calcio Serie A

Il macedone Hristiyan Ilievski, latitante dal 2011, viene considerato a capo del gruppo dei cosiddetti zingari, che corrompevano i giocatori di Serie A e di Serie B per alterare il risultato delle partite. Nei confronti del macedone, nel 2011 nell’ambito dell’inchiesta sul Calcioscommesse era stata emessa una ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva da parte del gip di Cremona. Ilievski, che è atterrato nel pomeriggio all’aeroporto bergamasco di Orio al Serio, è stato quindi preso in consegna da parte degli agenti di polizia di Stato. Le autorità italiane avevano spiccato nei suoi confronti un mandato di arresto internazionale. Potrebbe trattarsi dell’inizio di una collaborazione per far luce su una delle pagine recenti più scottanti del calcio italiano. Nella giornata di domani sarà interrogato. Nel 2011 con l’inizio dell’inchiesta sul Calcioscommesse il macedone fu ricercato nella sua residenza di Cernobbio, una sorta di quartier generale della banda, ma non fu trovato dalla polizia. Nel proseguo dell’indagine da parte dell’autorità giudiziaria, è emerso come sostanzialmente il compito di Ilievski, all’interno di questa banda criminale, era di andare a contattare in lungo e in largo per l’Italia i calciatori per provare a corromperli a suon di soldi.

 

L’uomo avrebbe anche offerto 200mila euro per un macth di Serie A. Insomma è molto probabile che vengano svelati molti segreti del calcio italiano, che ancora una volta non ci fa una bella figura, degli ultimi anni.

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