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Rischio carcere per insulti anche su Twitter: Gasparri a processo per un tweet

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Maurizio Gasparri
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Maurizio Gasparri

C’è poco da scherzare con i social. Basti pensare alla decisione di questi giorni della Corte di Cassazione che in una recente pronuncia ha dichiarato che chi offfende o insulta a mezzo facebook rischia il carcere.  Anche Twitter, il popolare microblogging, sta andando in questa direzione. Prova ne è il caso che riguarda il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Si tratta del primo caso in Italia di ingiuria via Twitter.La vicenda risale all’agosto del 2013. Su twitter Gasparri litiga con Riccardo Puglisi, ricercatore di Economia all’Università di Pavia. In pratica la lite nasce da una divergenza di opinioni in merito alla lotta di mafia condotta dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il primo tweet di Gasparri è indirizzato a un utente che ne ha lodato l’operato: “Quella di Ciampi è una parte sbagliata, affondò la lira e si arrese alla mafia“. Puglisi risponde a sua volta al tweet del politico elogiando anch’egli l’ex Presidente facendo dell’ironia sulle conoscenze in materia economica di Gasparri: “mi ricordo quando @gasparripdl prese “mercati interbancari” per “mercati dei Balcani“. A questo punto Gasparri non nuovo a certe espressioni colorite, risponde a Puglisi con un messaggio privato sempre su Twitter: “Ignorante presuntuoso fai vomitare“. Puglisi ha deciso quindi di riovolgersi a un magistrato.

 

Gasparri per il reato di ingiuria rischia una reclusione di 6 mesi o una multa di 516 euro in quanto le sue parole concretano la fattispecie di reato di: “offesa dell’onore o del decoro di una persona presente, oppure lo fa mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni diretti alla persona offesa“. Gasparri è stato chiamato a comparire in tribunale il prosimo 21 settembre.

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