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Sindrome da spogliatoio, boom di richieste per la lipopenoscultura

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Sala Operatoria bambina labbra blu
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Sala Operatoria

Gli interventi estetici, che fino a qualche anno fa, erano ad appannaggio esclusivo delle donne, negli ultimi tempi vedono invece in aumento anche una sensibile fetta di uomini interessati a trattamenti migliorativi della propria estetica. In particolare Pietro Martinelli, medico estetico con studi a Brescia, Arona e Parma nel 2015 ha registrato un numero molto elevato di rischieste per quanto riguarda la lipopenoscultura, un intervento che consiste nell’utilizzare il grasso del paziente, che tramite delle iniezioni va ad aumentare il volume dell’organo genitale maschile. A richiedere questo intervento sono quanti soffono della “sindrome da spogliatoio”, un complesso che colpisce alcuni uomini quando si trovano occasionalmente nudi di fronte ad altri. Inoltre contrariamente a quanto si potrebbe pensare, a richiedere questo tipo di operazione non sono soprattutto i più giovani, ma uomini maturi dai 40 ai 60 anni. Nello specifico l’intervento dura circa un’ora e viene eseguito in anestesia locale. Il 30% del grasso di solito viene riassorbito mentre la maggioranza dà invece risultati duraturi in questo aumento volumetrico. L’intervento di lipopenoscultura prevede due fasi: dapprima si preleva del grasso dall’addome del paziente, in genere dalla zona sovra pubica quindi viene iniettato nell’organo maschile per aumentarne il diametro utilizzando cannule smusse senza punta di piccolissime dimensioni (circa 1,5 millimetri).

 

La ripresa del paziente nel decorso post-.operatoro è molto rapida: per il dolore che di solito è poco o nullo si utilizzano degli analgesici, mentre si richiede un’astensione dall’attività sessuale per 3-4 settimane e l’osservanza di una scrupolosa igiene personale.

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