Feste di Natale, attenti allo stress: come difendersi da 7 nemici del nostro sonno

Le festività non rappresenatno soltanto un momento d’incontro e di condivisione di sentimenti positivi, anzi talvolta nascondono insidie e trappole non da poco sebbene ammantate sotto veli seduttivi. Tanto che non a caso si parla di una sorta di sindrome di Natale. Insomma può accadere che le festività non vengano vissute con la necessaria serenità ed anzi diventino fonte di ansia e di stress. Ad esempio molti italiani vorrebbero addormentarsi il 24 dicembre e svegliarsi soltanto all’Epifania il 6 gennaio che notoriamente tutte le feste porta via. In particolare il neurologo Paolo Maria Rossini ha spiegato quali motivazioni soggiacciono dietro questi meccanismi. Sono 7 i nemici da cui ci dobbiamo guardare che insidiano il nostro sonno. 1) Rumori: I botti e le luci ovviamente non aiutano a prendere sonno e quindi in questi giorni di festa tutto il nostro bioritmo viene scombussolato. Per conciliare il sonno serve un ambiente ripararato da luci e rumori. 2) Temperatura: nè troppo calda nè troppo fredda, l’ideale è tra i 16 e i 18 gradi. 3) Umidità: se l’aria è tropoo secca le mucose ne risentono e si corre il rischio di russamento. L’importante è appendere gli umidificatori ai caloriferi. 4) Abbuffate: i pranzi e le cene nel corso di queste festività mettono a dura prova le nostre capacità digestive per cui è consigliabile andare a dormire diverse ore dopo i bagordi alimentari. 5) Alcool: sembra favorire il sonno ma è più che altro una pia illusione. 6) Cibi speziati: “Sono degli stimolanti e gli effetti durano per qualche ora”. 7) Stress da performance: Nel clima concitato delle feste la corsa ai regali, le visite ai parenti e i continui spostamenti da un luogo all’altro contribuiscono all’insonnia.

 

Insomma il consiglio di base è quello di non stare sempre a programmare tutto, ma di abbandonarci di più alla magia della festa e di provare a viverla con lo stesso meraviglioso incantamento che si legge negli occhi dei bimbi che si stupiscono davanti al presepe, all’albero e vivono con attesa i doni.